Brasile, smantellata la banda dei nemici dell’Amazzonia

La banda dei “peggiori nemici dell’Amazzonia” è stata smantellata la settimana scorsa. L’organizzazione criminale, i cui componenti ora rischiano fino a 50 anni di carcere, è accusata di aver disboscato e bruciato ampie aree di foresta in quattro stati brasiliani, tra cui Mato Grosso e San Paolo, e di aver venduto i terreni appartenenti al

La banda dei “peggiori nemici dell’Amazzonia” è stata smantellata la settimana scorsa. L’organizzazione criminale, i cui componenti ora rischiano fino a 50 anni di carcere, è accusata di aver disboscato e bruciato ampie aree di foresta in quattro stati brasiliani, tra cui Mato Grosso e San Paolo, e di aver venduto i terreni appartenenti al governo per condurre attività agricole. I mandati di arresto sono 14 e sei persone, tra cui una donna, sono già stati fermati.

 

foresta amazzonica

 

I danni stimati si aggirerebbero intono ai 500 milioni di real brasiliani (circa 170 milioni di euro). L’operazione è stata condotta dalla polizia federale e dall’Istituto nazionale per l’ambiente (Ibama).

 

La deforestazione  in Amazzonia è aumentata del 28 per cento nell’ultimo anno rispetto ai dodici mesi precedenti, dopo quattro anni di dati positivi. Circa 3.600 chilometri quadrati contro i 2.800 del 2013. Nel 2009 il governo brasiliano aveva deciso di ridurre il tasso di deforestazione dell’80 per cento in dieci anni per salvare uno dei baluardi mondiali della lotta al riscaldamento globale.

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