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Oggi Brian Eno compie 66 anni. Prima di essere un guru dell’ambient e uno dei migliori produttori in circolazione, è stato anche un alfiere del glam rock
Oggi Brian Eno compie 66 anni. Il suo curriculum è talmente vasto che di certo un post non potrebbe rendergli giustizia: la brillante carriera solista tra sperimentazione ambient e avanguardia, le collaborazioni con gli amici di sempre Robert Fripp e David Byrne, la produzione geniale dietro a capolavori immortali come Heroes di David Bowie, Remain In Light dei Talking Heads o Joshua Tree degli U2. Brian Eno è una figura chiave della musica del ’900, punto. Uno di quei personaggi che ricorderemo anche fra 2000 anni. Prima di diventare tutto questo, tuttavia, è stato anche membro di una delle band più cool e importanti dei ’70-’80, i Roxy Music.
La convivenza con il dandy Brian Ferry – che aveva avuto anche un provino per diventare il cantante dei King Crimson – sarà dura e piena di incomprensioni, ma i nostri sapranno regalare al mondo due album importantissimi: Roxy Music (Island Records, 1972), e For Your Pleasure (Island Records, 1973).
Il pop futurista dalle mille accezioni dei Roxy Music – allo stesso tempo glam, raffinato e sofisticato – farà scuola per tutte le generazioni di band successive, soprattutto in Gran Bretagna. Duran Duran, Spandau Ballet, ABC, Pulp sono tutte derivazioni dell’ingombrante lascito artistico (ed estetico) di Brian Ferry e Brian Eno. Nel ’73 i Roxy Music sono ad un bivio: il ruffiano leader vorrebbe spostare l’asse artistica verso un elegante pop – di ottima fattura – che dominerebbe le classifiche. Brian Eno non ci sta e il 30 giugno di quell’anno lascia la band. Al suo posto arriva il giovanissimo polistrumentista Eddie Jobson.
Roberto Vivaldelli
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