L’11 luglio è stata una data importante per la salute mentale. L’Inps ha pubblicato le graduatorie ufficiali del Bonus psicologo 2024.
Burro di karité: proprietà, usi e benefici
I molteplici usi del meraviglioso burro di karitè che si estrae dai frutti di una pianta africana che gli indigeni chiamano “albero della giovinezza”,
di Sonia Tarantola
Il karité è un albero ad alto fusto che può raggiungere i quindici metri di altezza e un metro di diametro. Presente nella vasta zona dell’Africa centrale, tra il Senegal e il Nilo, il suo aspetto ricorda un po’ la nostra quercia, con una chioma verde scuro e le foglie raggruppate alle estremità dei rami. Ha fiori profumati e il suo frutto carnoso, simile a una prugna, racchiude al suo interno un nocciolo da cui si ricava il prezioso burro dalle proprietà rigeneranti straordinarie.
Il burro di karité, oltre ad essere usato nel campo alimentare come condimento dalle popolazioni africane, ha funzione di balsamo per massaggi contro i reumatismi, gli indolenzimenti, le bruciature, gli eritemi solari, le ulcerazioni e le irritazioni della pelle. Le donne africane lo utilizzano come protettivo contro l’azione del sole, del vento e della salsedine.
Le proprietà del burro di karité
Nella moderna dermatologia gli sono riconosciute proprietà cicatrizzanti, emollienti, antismagliature, antirughe, elasticizzanti, idratanti, antiossidanti, lenitive e riepitelizzanti, filmanti e protettive; ma la caratteristica esclusiva del burro di karité, il segreto che lo rende davvero unico, è l’altissimo contenuto di insaponificabili (dal 12 per cento al 18 per cento), sostanze indispensabili e fondamentali per il mantenimento della naturale elasticità della pelle.
Più in particolare, il suo uso è consigliato, ad esempio, per le donne in gravidanza, perché previene la formazione di smagliature sia sull’addome che sul seno; per la pelle delicata e sensibile del neonato, contro l’eritema o la dermatite da pannolino.
Il burro di karité protegge la pelle dall’azione aggressiva del gelo durante la stagione fredda e previene arrossamenti e screpolature dovute al sole, al freddo e al vento. Valido rimedio contro irritazioni ed eritemi causate dai raggi solari, rallenta l’invecchiamento cutaneo, attenua le rughe restituendo alle pelli non più giovani una straordinaria elasticità e compattezza. Adatto anche alle pelli con “couperose”, possiede un elevato grado di assorbimento, può essere spalmato sulla pelle del viso e del corpo senza lasciare alcuna traccia. Bastano alcuni impacchi per ridonare forza e vitalità anche ai capelli più sfruttati. E ancora, ammorbidisce le callosità sia delle mani che dei piedi e anche per le irritazioni del rasoio, sia come impacco emolliente prebarba, che come efficace lenitivo e idratante dopobarba, è di grande aiuto.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Smentendo timori e diffidenze, l’Istituto superiore di sanità testimonia che l’acqua di rubinetto è conforme ai parametri di legge.
Una valutazione recente sulla cancerogenicità del talco associa la sostanza a un grado ulteriore di pericolosità.
Le piante sono una grande risorsa per il nostro benessere, anche mentale. Stefania Piloni ci illustra quali sono quelle più adatte al sostegno del tono dell’umore, contro l’ansia e lo stress.
La Camera approva unanimemente una legge per garantire ai cittadini senza fissa dimora accesso al Servizio sanitario nazionale.
I tè Pu’Er possiedono proprietà interessanti per la salute e possono essere utilizzati nella prevenzione quotidiana. Ne abbiamo parlato con gli esperti Alessandro Beghini e Renato Crepaldi.
Le endorfine ci permettono di percepire meno il dolore e di provare benessere. Scopriamo questi potenti analgesici naturali.
Wanderlust 108 è il triathlon consapevole che unisce corsa, yoga e meditazione per un’esperienza di benessere completa. Edizione italiana 2024 a settembre a Milano, Roma e Venezia.
Lo studio degli psicobiotici spiana la strada a un’opportunità di benessere concreta. Evidenziando il legame sempre più chiaro tra intestino e cervello.