La Cop28 è finita, ma bisogna essere consapevoli del fatto che il vero test risiede altrove. Dalla disinformazione al ruolo delle città, ciò che conta avviene lontano dai riflettori.
Cambiamenti climatici: la sintesi dell’Onu su quello che c’è da sapere
L’Ipcc, il comitato intergovernativo per il cambiamento climatico delle Nazioni Unite ha presentato domenica 2 novembre a Copenaghen, in Danimarca, una sintesi dei tre rapporti pubblicati tra il 2013 e il 2014. È lo studio più importante dal 2007 perché fa il punto su quello che stiamo vivendo e su quello che bisogna fare contro il
L’Ipcc, il comitato intergovernativo per il cambiamento climatico delle Nazioni Unite ha presentato domenica 2 novembre a Copenaghen, in Danimarca, una sintesi dei tre rapporti pubblicati tra il 2013 e il 2014. È lo studio più importante dal 2007 perché fa il punto su quello che stiamo vivendo e su quello che bisogna fare contro il riscaldamento globale. Molti i dati presenti, uno tra i più sorprendenti è che la concentrazione di gas ad effetto serra (CO2) ha raggiunto un livello mai visto sulla Terra negli ultimi 800mila anni.
Queste sono le conclusioni più importanti raggiunte dal gruppo di scienziati che hanno lavorato alla stesura:
- la temperatura media globale è salita di 0,85 gradi centigradi tra il 1880 e il 2012;
- il periodo tra il 1983 e il 2012 è stato (con molta probabilità) il più caldo degli ultimi 1.400 anni;
- le emissioni di CO2 devono calare tra il 40 e il 70 per cento entro il 2050, del 100 per cento entro fine secolo per contrastare le conseguenze drammatiche del riscaldamento globale;
- acidificazione degli oceani, scioglimento dei ghiacci artici, calo della resa dei raccolti agricoli in molte regioni della Terra sono tra le conseguenze negative già visibili;
- se non si agisce in modo coordinato, la temperatura media globale potrebbe salire anche di cinque gradi entro il 2100. La soglia che si erano fissati nel 2009 gli stati che fanno parte della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Unfccc) era di un aumento massimo della temperatura pari a due gradi.
Per l’occasione, gli autori italiani che hanno dato il loro contribuito ai tre rapporti dell’Ipcc (più la sintesi) hanno realizzato un sito, clima2014.it, per cercare di spiegare con video brevi e parole chiave cosa sta succedendo al clima della Terra. Tra questi anche Sergio Castellari, scienziato del Centro euromediterraneo sui cambiamenti climatici (Cmcc) che ha commentato il rapporto affermando che “abbiamo poco spazio di manovra e soprattutto poco tempo per agire. La soluzione principale è percorrere la strada delle rinnovabili e dell’efficienza energetica”.
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