
La Cop26 è stata un appuntamento vitale per l’Africa che contribuisce in misura minima ai cambiamenti climatici, ma ne sopporta le conseguenze peggiori.
L’Ipcc ha pubblicato la sintesi definitiva dei tre rapporti pubblicati nell’ultimo anno. Tutto quello che c’è da sapere e le soluzioni da adottare per affrontare i cambiamenti climatici.
L’Ipcc, il comitato intergovernativo per il cambiamento climatico delle Nazioni Unite ha presentato domenica 2 novembre a Copenaghen, in Danimarca, una sintesi dei tre rapporti pubblicati tra il 2013 e il 2014. È lo studio più importante dal 2007 perché fa il punto su quello che stiamo vivendo e su quello che bisogna fare contro il riscaldamento globale. Molti i dati presenti, uno tra i più sorprendenti è che la concentrazione di gas ad effetto serra (CO2) ha raggiunto un livello mai visto sulla Terra negli ultimi 800mila anni.
Queste sono le conclusioni più importanti raggiunte dal gruppo di scienziati che hanno lavorato alla stesura:
Per l’occasione, gli autori italiani che hanno dato il loro contribuito ai tre rapporti dell’Ipcc (più la sintesi) hanno realizzato un sito, clima2014.it, per cercare di spiegare con video brevi e parole chiave cosa sta succedendo al clima della Terra. Tra questi anche Sergio Castellari, scienziato del Centro euromediterraneo sui cambiamenti climatici (Cmcc) che ha commentato il rapporto affermando che “abbiamo poco spazio di manovra e soprattutto poco tempo per agire. La soluzione principale è percorrere la strada delle rinnovabili e dell’efficienza energetica”.
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L’intesa punta al 2035 per la definitiva affermazione dei mezzi a zero emissioni. Il nostro paese non firma, sì dalle città di Roma, Firenze e Bologna.
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Dalla Cop26 ci si attendono anche risposte chiare sulla necessità di operare una transizione ecologica che sappia garantire la parità di genere.
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