Siamo abituati ad utilizzare il carciofo in cucina, ma ha un impiego anche erboristico e medicinale. Ha la capacità di stimolare la diuresi, abbassare il colesterolo e proteggere e disintossicare il fegato.
Parti usate: le foglie e il rizoma con le relative radici
Principi attivi: cinarina, glucosidi, tannini, inulina.
Proprietà:
- diuretica
- depurativa
- ipocolesterolemizzante
- coleretica
- prottetrice del fegato
- digestiva
- amaricante
E’una pianta erbacea con un robusto rizoma da cui sorgono le foglie
basali e i fusti fino all’altezza di 1 m.
E’ ampiamente coltivato in tutta Italia, in special modo nella
regione mediterranea.
Nell’impiego erboristico e medicinale del carciofo non si usa la
parte commestibile floreale, bensì la foglia vera e propria
che in cucina è scartata. E’ nota la proprietà di
stimolare la diuresi, abbassare il tasso di colesterolo nel sangue,
favorire la secrezione della bile e renderla più fluida,
proteggere e disintossicare il fegato. Questa somma di
proprietà ha anche, indirettamente, un buon effetto estetico
in quanto la sua azione depurativa contribuisce a mantenere la
pelle sana e luminosa.
Le radici sono utili come digestivo e diuretico.
USO INTERNO: (foglie)
Come diuretico, depurativo, epatoprotettore.
Decotto: 2 g in 100 ml d’acqua. Una tazza 2-3 volte al giorno.
Tintura: 20 g in 100 ml d’alcool di 60° (a macero per 5
giorni). Un cucchiaino dopo i pasti.
USO INTERNO: (rizoma)
Come diuretico e aperitivo.
Decotto: 2 g in 100 ml d’acqua. Una tazzina prima dei pasti.
Tintura vinosa: 2 g in 100 ml di vino (a macero per 10 giorni). Un
bicchierino prima dei pasti.
USO COSMETICO:
Il decotto di carciofo ha dimostrato un’azione bioattivante cutanea
attraverso applicazioni esterne, per rinormalizzare pelli gialle
con foruncoletti dei soggetti epatici.

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