Chitosano, un integratore che assorbe i grassi

Dal regno animale l’uomo ha ricavato un integratore, che entro certi limiti riduce l’assorbimento dei grassi contenuti nel cibo.

Origine
Il chitosano deriva dalla chitina, una fibra estratta dallo
scheletro esterno (esoscheletro) dei crostacei.

Principi attivi
La sua peculiarità consiste nella capacità di
sequestrare i lipidi, legandoli alle sue molecole dotate di una
carica positiva. Tale proprietà, conosciuta da circa 30
anni, era stata finora sfruttata in campo industriale nella
depurazione delle acque inquinate da grassi e oli.

Azione terapeutica
In questi ultimi anni i ricercatori hanno pensato di utilizzarlo
come integratore alimentare per l’uomo, allo scopo di assorbire i
grassi della dieta, riducendo così l’apporto calorico del
pasto ingerito. La sperimentazione pratica ha confermato questa
ipotesi, così come la capacità di ridurre il
colesterolo e i trigliceridi del sangue. Il chitosano viene venduto
in compresse e va assunto circa un’ora prima di quei pasti, nei
quali si presume vi sarà un’abbondante presenza di grassi.
Importante: dopo l’ingestione delle compresse si deve bere molta
acqua.

Consigli
Va sfatato il potere miracolistico enfatizzato da alcune
pubblicità, le quali lasciano intendere come il chitosano
permetta di mangiare senza ingrassare. Si deve, infatti, tenere
conto che questo integratore:

  • può assorbire una quantità di grassi pari solo a
    4-6 volte il suo peso e non di più;
  • non presenta alcuna efficacia sui carboidrati (pasta, dolci)
    che invece spesso compaiono nei pasti abbondanti.
    Il pericolo è quindi di affidare a questo integratore
    alimentare il compito di risollevarci da incaute abbuffate.

Controindicazioni
È assolutamente sconsigliato per chi soffre di allergie nei
riguardi di crostacei e molluschi.

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