Dopo la pausa estiva arriva un settembre ricco di eventi: tanto cicloturismo ma anche fiere ed appuntamenti urbani per chi ama la bicicletta. La nostra selezione.
Ciclovie e rete dei corsi d’acqua, un’opportunità per il turismo sostenibile italiano
Sviluppare le ciclovie lungo i corsi d’acqua può aiutare a valorizzare interi territori. Nel nostro Paese c’è un potenziale di ben 200mila chilometri.
Mettere in relazione la rete delle ciclovie regionali e nazionali con quella nazionale dei corsi d’acqua può favorire il turismo lento e sostenibile, aprendo nuove opportunità per la valorizzazione dei territori e per lo sviluppo di itinerari ciclopedonali lungo i fiumi e i canali d’Italia. Si tratta di un patrimonio storico e naturalistico lungo circa 200mila chilometri, già ampiamente sfruttato in Europa dalle nazioni più evolute nella costruzione delle loro reti ciclabili; ma non mancano i problemi sul fronte delle norme che ne disciplinano la gestione in sicurezza, spesso non armonizzate e difformi anche tra regioni limitrofe.
Un accordo tra quattro realtà per incrementare le ciclovie
Per questo motivo l’Anbi (Associazione azionale degli enti di bonifica e irrigazione), la Fiab (Federazione italiana ambiente e bicicletta), il Centro interuniversitario di ricerche economiche e di mobilità dell’Università di Cagliari e il Politecnico di Torino – Dipartimento di architettura e design, hanno firmato un accordo per lo sviluppo di iniziative e programmi di ricerca per lo studio delle relazioni tra la rete nazionale dei corsi d’acqua e la rete delle ciclovie regionali e nazionali. La collaborazione – incentrata soprattutto sull’armonizzazione delle norme che ne disciplinano la gestione in sicurezza – punta a stabilire le linee guida di un quadro normativo nazionale che superi le attuali difficoltà; e che faciliti lo sviluppo di una rete ciclabile nazionale (e del turismo sostenibile ad essa legato) in armonia con chi già ora opera lungo la rete dei corsi d’acqua del nostro Paese.
All’estero già si pedala lungo il Reno e la Loira
Chi è abituato a viaggiare in bicicletta in Europa lo sa bene: in molte nazioni, per la costruzione di ciclovie hanno sfruttato da anni le infrastrutture già presenti sul territorio, utilizzando per il passaggio in bici le sponde di fiumi come il Reno o la Loira e la rete dei canali che li connettono. In Italia il patrimonio infrastrutturale rappresentato dalla rete di canali irrigui e di bonifica, gestito dai Consorzi di bonifica che provvedono alla manutenzione e alla gestione, ammonta a ben 200.000 chilometri. Peraltro la legge n.2/2018 “Disposizioni per lo sviluppo della mobilità in bicicletta” ha previsto il recupero a fini ciclabili, con destinazione a uso pubblico, delle strade arginali di fiumi, torrenti, laghi e canali, comprese le opere di bonifica, gli acquedotti, le reti energetiche, le condotte fognarie, i ponti dismessi e gli altri manufatti stradali.
In effetti nello sviluppo della rete cicloturistica nazionale degli ultimi anni, già sono stati privilegiati itinerari lungo corsi d’acqua di particolare interesse naturalistico e paesaggistico, e sono presenti ciclovie che seguono fiumi e canali in diverse regioni italiane; altre sono in corso di realizzazione, come la ciclovia VenTo che collegherà Venezia con Torino. Ma per un pieno sviluppo di questo enorme potenziale non mancano i problemi: al territorio italiano, già di per sé complesso dal punto di vista geografico, si affiancano la cronica difformità delle norme e il rapporto tra chi opera e lavora nei territori impegnati dalle vie d’acqua e chi invece le vede come occasione di turismo e cultura. Difficoltà che frenano l’utilizzo dei corsi d’acqua come infrastruttura ciclabile e turistica. Ora, con questo accordo, si cercherà di superarle.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Pesa solo 15 kg l’e-bike S3, novità interessante nel settore della bicicletta. Scopriamo insieme le caratteristiche di questo mezzo e le qualità del bambù.
Un fine settimana per scoprire i territori in biciletta, con pedalate in tutta Italia e un convegno dedicato agli itinerari EuroVelo. Tornano le Giornate nazionali del cicloturismo organizzate da Fiab e Active Italy.
L’Europa riconosce per la prima volta la bicicletta come “mezzo di trasporto sostenibile, accessibile, inclusivo, economico e salutare”.
Aumenta regolarmente il numero di App che favoriscono nuove forme di mobilità. L’ultima arrivata è OC Green Walk, messa a punto in Italia da Osborne Clarke.
Aumenta la vendita di auto elettriche ma siamo ancora lontani dalla media europea. Crescono le colonnine di ricarica e si arresta l’ascesa delle e-bike.
Il Comune lancia un piano per favorire gli spostamenti in bici: previsto un indennizzo e uno sconto del 30 per cento sull’abbonamento ai mezzi pubblici.
Verso l’approvazione finale della Direttiva Case Green. Previste per la prima volta norme comunitarie minime sui parcheggi per bici, negli edifici residenziali e non.
L’inverno non è un buon motivo per smettere di pedalare, anzi. Dal motore alla batteria, passando per i principali marchi, ecco i nostri consigli per scegliere l’e-bike.