Covid-19

La Cina ha registrato il primo decesso per coronavirus da maggio

La Cina torna a registrare un nuovo decesso per coronavirus per la prima volta dopo otto mesi. Nel frattempo, un team dell’Oms è giunto a Wuhan.

Sono passati otto mesi da quando la Cina ha registrato il suo ultimo decesso per coronavirus. Nel luogo dove quel fatidico 31 dicembre 2019 ha avuto inizio la pandemia, il pericolo sembrava ormai passato, o almeno contenuto, tanto che in molte regioni la vita stava finalmente tornando alla normalità. Ecco perché la notizia di un nuovo decesso è stata uno shock per molti.

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Una persona rende omaggio ai morti per coronavirus a Wuhan, in Cina © Getty Images

Dopo otto mesi, la Cina riporta il primo decesso per coronavirus

Non si conoscono ancora molti dettagli riguardo la faccenda. Le autorità hanno solamente comunicato che è successo nella provincia di Hebei, che confina con Pechino. Nei giorni scorsi, nell’Hebei è stato imposto un lockdown per oltre 22 milioni di persone, divise in tre città: Shijiazhuang (il capoluogo), Langfang e Xingtai dopo che sono stati rilevati più di 300 nuovi casi, la maggior parte asintomatici. Parallelamente è anche cominciata la costruzione di nuovi ospedali da campo per fare fronte a possibili nuove emergenze.

Mercoledì la provincia di Heilongjiang, nel nordest del paese, ha dichiarato lo stato di emergenza, invitando i suoi quasi quaranta milioni di residenti a non muoversi salvo in casi di estrema necessità.

Fin dall’inizio dell’emergenza, il paese ha implementato rigide misure di contenimento, scegliendo da subito una strategia di lockdown – prima nazionale e poi locale. Non solo. Queste misure sono state affiancate a test di massa per prevenire e fermare sul nascere eventuali nuove catene di contagi. Ricordiamo il caso della città di Tsingtao, che ha deciso di testare tutti i suoi nove milioni di abitanti dopo aver trovato 12 persone positive al coronavirus. O quello della città di Wuhan, epicentro originario della pandemia, che ha condotto tra i 9 e gli 11 milioni di test per verificare lo stato di salute dei propri abitanti.

Un team dell’Oms è giunto in Cina per indagare le origini del coronavirus

Intanto, un team di dieci esperti dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) è arrivato a Wuhan, la città dove sono state contagiate le prime persone. La squadra si è sottoposta a test sierologici e tamponi e passerà ora un periodo di due settimane in quarantena, prima di poter andare sul campo insieme ai colleghi cinesi.

Mike Ryan, direttore esecutivo del Programma per le emergenze sanitarie dell’Oms ha dichiarato alla stampa che il team “è alla ricerca di risposte che possano salvare delle vite in futuro. Non cerchiamo colpevoli e nemmeno persone da accusare”, aggiungendo poi che sono pronti ad andare ovunque per scoprire le esatte origini del virus.

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