La Cop28 è finita, ma bisogna essere consapevoli del fatto che il vero test risiede altrove. Dalla disinformazione al ruolo delle città, ciò che conta avviene lontano dai riflettori.
La Cop 22 si terrà a Marrakech, in Marocco, dal 7 al 18 novembre
La Conferenza sui cambiamenti climatici del 2016, la Cop 22, si terrà a Marrakech. Sul tavolo, l’attuazione (e i miglioramenti) dell’Accordo di Parigi.
I battenti della Conferenza mondiale sul Clima di Parigi, Cop 21, sono stati chiusi sabato 12 dicembre, con l’approvazione di un (sudato) accordo tra le parti. Esso delinea una serie di obiettivi piuttosto ambiziosi, ma ciò che ancora risulta deficitaria – secondo numerosi esperti – è la “road map” per raggiungerli.
Alla Cop 22 si dovrà rendere operativo l’Accordo di Parigi
“È proprio di questo che si occuperà la prossima conferenza, che si terrà a Marrakech dal 7 al 18 novembre 2016”, ha spiegato Smahan Khouribache, rappresentante della delegazione marocchina a Parigi, che durante le due settimane della Cop 21 ha accolto i visitatori allo stand allestito a Le Bourget dalla nazione nordafricana.
“Il nostro paese – prosegue – è già al lavoro per organizzare l’evento. Qui in Francia abbiamo effettuato numerose riunioni, anche con i vertici dell’Unfccc. Nel frattempo, in Marocco sono coinvolti i ministeri degli Esteri, degli Interni, dell’Ambiente e dei Trasporti. L’obiettivo sarà quello dare attuazione a quanto deciso a Parigi, ovvero di rendere operativo l’accordo attraverso strumenti concreti”.
Primo nodo da sciogliere: gli impegni dei governi sulla CO2
A cominciare da uno dei punti che ha maggiormente deluso le associazioni e le ong presenti alla Cop 21, ovvero le date di revisione degli Indc, sigla che indica le promesse di riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra avanzate dai governi prima della conferenza parigina. Esse, infatti, non consentiranno neppure di avvicinarsi all’obiettivo dichiarato di limitare la crescita della temperatura media globale ad un massimo di 2 gradi centigradi entro la fine del secolo (“cercando di fare il possibile per avvicinarsi agli 1,5 gradi”, recita l’accordo redatto nella capitale francese). Per ora, tuttavia, la prima data indicata per un aggiornamento degli Indc è il 2025: troppo tardi, secondo gli esperti, ed è proprio su questo punto che si giocherà buona parte della “partita” di Marrakech.
“Il Marocco – ha dichiarato il ministro degli Affari esteri, Salaheddine Mezouar – ha già ospitato la Cop 7 nel 2001, e sarà onorato di accogliere la prossima conferenza, anche in ragione del nostro impegno nella lotta contro i cambiamenti climatici. Siamo impegnati fino da ora ad agire, mano nella mano con tutte le parti e in modo inclusivo, affinché l’appuntamento del 2016 possa essere un successo per l’intero pianeta”.
Khouribache ha spiegato che il luogo esatto dove si terrà la Cop 22 non è stato ancora deciso. Nei prossimi mesi saranno divulgate dalle autorità marocchine informazioni più precise a riguardo.
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