
Il governo ha fatto slittare la sugar tax a gennaio 2026. Assobibe chiede la cancellazione della tassa, mentre per l’Istituto Mario Negri è necessaria e deve aumentare per essere efficace.
Ingredienti per 4 persone 8 pomodori non troppo maturi 4 hg di crescione 8 fette di tofu fresco 8 cucchiai di olio extravergine di olive 1 cucchiaio di foglie di dragoncello sale, pepe Preparazione Tagliare il cappuccio ai pomodori e scavarli per eliminare i semi e parte della polpa, in modo da formare 8 scodelline.
Ingredienti per 4 persone
Preparazione
Tagliare il cappuccio ai pomodori e scavarli per eliminare i semi e
parte della polpa, in modo da formare 8 scodelline. Salarli
all’interno e metterli a scaldare per circa 1/2 ora. Intanto
eliminare i gambi duri del crescione e passare le foglie al
passaverdura dopo averle lavate accuratamente. Unire il passato al
tofu precedentemente schiacciato con una forchetta, in una ciotola,
versarvi l’olio, salare, pepare e aggiungere le foglie di
dragoncello. Mescolare bene per amalgamare. Riempire le scodelline
di pomodoro con il composto ottenuto, disporle su un piatto di
portata e servire.
Varianti
Potete sostituire il dragoncello con una miscela di timo e
maggiorana.
Notizie e Consigli
Piatto veloce da preparare, stuzzicante ed estivo, leggermente
piccante grazie al dragoncello, un’erba aromatica che può
essere usata sia fresca che secca.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il governo ha fatto slittare la sugar tax a gennaio 2026. Assobibe chiede la cancellazione della tassa, mentre per l’Istituto Mario Negri è necessaria e deve aumentare per essere efficace.
Le indagini della Procura di Bari sollevano nuovi dubbi sulle strategie di lotta alla Xylella, mostrando gli interessi economici coltivati all’ombra della fitopatia. Ma c’è dell’altro.
Sono oltre 24mila gli allevamenti intensivi di polli e suini in Europa, molti sorti nell’ultimo decennio. Un’inchiesta ne fa la mappatura e ne denuncia le principali problematiche.
Secondo uno studio, il passaggio da una dieta tradizionale africana a una tipica del mondo occidentale globalizzato, aumenta l’infiammazione e diminuisce la risposta ai patogeni. Il passaggio inverso comporta invece benefici.
Secondo quanto osservato da ricercatori statunitensi, la dieta mediterranea ha del potenziale per contrastare i disturbi della sindrome dell’intestino irritabile.
I ricercatori dell’Istituto Ramazzini di Bologna hanno osservato un aumento dell’incidenza di tumori in diversi sedi con la somministrazione di bassi dosi di glifosato.
Rigenerazione e salute. Sono le parole chiave che è tempo di sovrascrivere a quelle attuali di impoverimento e degrado, imposte dall’agricoltura intensiva. Una sostituzione che scuote equilibri e merita attenzione.
Secondo uno studio americano sulla salute metabolica, il consumo di ceci è in grado di abbassare il colesterolo, mentre quello di fagioli neri riduce l’infiammazione.
I risultati di un progetto pilota sull’agricoltura rigenerativa mostrano i vantaggi di questo approccio rispetto all’agricoltura convenzionale. Registrando una produttività complessiva più elevata.