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La Terra ha perso una superficie coperta da foreste grande cinque volte l’Italia dal 2000 al 2012. I paesi sulla cattiva strada sono Indonesia e Brasile.
La Terra ha perso un milione e mezzo di chilometri quadrati di
foresta tra il 2000 e il 2012. Per l’esattezza, la deforestazione
globale è stata pari a 2,3 milioni di chilometri quadrati
mentre le aree dove gli alberi stanno ricrescendo o dove ne sono
stati piantati di nuovi coprono una superficie di 0,8 milioni di
chilometri quadrati.
Il punto sullo stato delle foreste nel mondo lo ha fatto lo
studio “High-resolution
global maps of 21st-century forest cover change” condotto da un
gruppo di scienziati dell’università del Maryland e
pubblicato il 15 novembre sulla rivista scientifica Science.
Le foreste dai satelliti
Il report è stato realizzato grazie all’analisi di 650mila
immagini satellitari ad alta risoluzione per calcolare con
precisione l’impatto della deforestazione nel mondo negli ultimi
dodici anni causata da incendi o disboscamento illegale o per far
spazio a campi agricoli. Secondo quanto riportato dal magazine
online
Quartz, ogni immagine ha una risoluzione di 30 metri. Per far
capire la dimensione, significa che la Terra è stata
suddivisa in pixel talmente grandi che ne bastano otto per coprire
un campo di calcio.
L’impatto sul clima
Dal punto di vista del cambiamento climatico, dal 2000 al 2011 la
deforestazione ha contribuito con 14,5 miliardi di tonnellate alle
emissioni globali di CO2 in atmosfera, circa il 13 per cento del
totale.
Il dato reale sulla deforestazione nel mondo sarebbe anche
generoso secondo lo studio perché alcuni stati, come il
Canada, non calcolano nel totale quel tipo di taglio di albero,
anche a rasoterra, che lascia sul suolo il tronco perché
c’è la possibilità che questo possa tornare a
crescere. Una definizione simile esiste anche in Indonesia.
Indonesia e Brasile
Proprio l’Indonesia sta incalzando il Brasile come leader
mondiale della deforestazione nonostante la sua superficie sia meno
di un quarto del gigante sudamericano. L’Indonesia è
arrivata a perdere 20mila chilometri quadrati di foresta –
e due miliardi di dollari – all’anno, mentre il Brasile
è passato da quasi 40mila chilometri quadrati l’anno ai
25mila del periodo 2004-2012, anche se
i dati del 2013 sembrano mostrare un’inversione di
tendenza.
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