Veterinaria dell'animale

Diarrea nel cane, cosa c’è da sapere per non preoccuparsi

La diarrea nel cane può dipendere da molte cause. L’esperienza e qualche informazione medica possono aiutarci a non preoccuparci e affrontare al meglio il problema.

La diarrea nel cane, e cioè l’aumentata frequenza nell’emissione di feci liquide o semiliquide è un’evenienza niente affatto rara. I fattori potenzialmente in grado di scatenare l’accesso diarroico sono numerosissimi. Buona parte delle malattie più importanti che affliggono il sistema gastroenterico presentano, o possono presentare, nel loro quadro clinico questo sintomo.

“Basti pensare alla diarrea di origine parassitaria, evento una volta quasi normale in tutti i giovani animali – spiega la dottoressa Michela Galgano, medico veterinario – oppure a quella che si può manifestare in corso di insufficienza pancreatica, per non dimenticare infine le diarree che riconoscono nei microrganismi la causa principale del loro scatenarsi”. Sono proprio queste quelle che il veterinario chiama diarree specifiche e cioè direttamente riferibili a una causa determinata che, sempre però, necessita della massima attenzione. Fortunatamente, questo tipo di diarrea non è il più frequente. Molto più comune è la diarrea da cause aspecifiche o banali. Vediamo quali sono i meccanismi fisiologici che stanno a monte di questo…imbarazzante problema.

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Una scarica di diarrea a volte è solo un fenomeno isolato. E senza conseguenze.

Per capire davvero il fenomeno diarrea occorre richiamare pochi, ma fondamentali concetti di fisiologia dell’apparato gastroenterico. A partire da quello, essenziale, di peristalsi intestinale. La peristalsi è il movimento coordinato di contrazioni della muscolatura liscia che “avvolge” l’intestino. È questo movimento che “sospinge” il materiale alimentare proveniente dallo stomaco a progredire lungo tutto il tubo intestinale, via via sino alla fuoriuscita dall’organismo sotto forma di feci. Si tratta di una contrazione ritmica complessa governata dal sistema nervoso autonomo, ma qui il discorso si farebbe troppo complicato.

A noi basta sapere che il ritmo delle contrazioni (e cioè il loro numero nell’unità di tempo) è un fattore altamente critico per il corretto svolgersi di tutti i complicati meccanismi di digestione e di assorbimento che avvengono all’interno dell’intestino. È facile comprendere come un’accelerazione della peristalsi porti a un transito più rapido del materiale alimentare con le ovvie conseguenze negative che possiamo immaginare. Ma non è solo il ritmo delle contrazioni a determinare la diarrea. A complicare le cose, ci sono anche tutte le complesse reazioni biochimiche che a livello intestinale sovrintendono all’assorbimento dell’acqua. In estrema sintesi, non è sbagliato dire che contrazioni peristaltiche e assorbimento dell’acqua sono legati tra loro da relazioni funzionali complesse e delicate. Come dire che quando queste fragili relazioni vengono alterate da un fattore qualsiasi (esterno o interno che sia), abbiamo due possibilità: la stipsi o, molto più frequentemente, la diarrea.

Una diarrea, tante cause

Nel caso delle diarree aspecifiche le cause scatenanti possono essere molteplici. Quelle di gran lunga più comuni sono però relativamente poche, diciamo che possono essere ricondotte principalmente a grossolani errori alimentari, colpi di freddo e ingestione di materiale improprio. Meno frequentemente si possono individuare cause di natura emotiva (specie nel cucciolo) o stressante, per esempio, nei maschi in presenza del calore delle femmine. Relativamente agli errori alimentari, occorre sottolineare ancora una volta l’importanza di una sana e corretta alimentazione. Che si tratti di un mangime industriale o di una preparazione casalinga, occorre sempre attenersi alle dosi e alle modalità di somministrazione che il veterinario ci ha suggerito. Anche fattori climatici possono concorrere all’insorgenza della diarrea nei nostri cani.

I primi freddi, infatti, una pioggia gelida improvvisa o, più semplicemente, il contatto con un pavimento freddo venendo da un ambiente caldo, possono causare una scarica diarroica, destinata a terminare all’improvviso così come era comparsa. Per finire, tra le cause più frequenti degli episodi di diarrea acuta aspecifica c’è l‘ingestione di materiale improprio. Con quest’ultimo termine intendiamo riferirci a tutto ciò che di “non alimentare” il cane può mangiare. Quando ciò non provoca guai di gran lunga più seri (occlusioni, sindromi da corpo estraneo gastrico o intestinale, vere e proprie intossicazioni), compare sempre la diarrea.  In questi casi il fenomeno assume un ruolo importantissimo: pulisce e porta all’esterno quello che di tossico e indesiderato si trova a livello intestinale. Con questo genere di diarrea il nostro amico non sembra risentire in alcun modo del disturbo che lo affligge ed è vispo e allegro come al solito, comportandosi normalmente. L’appetito non manca nè la voglia di giocare. Un buon prodotto naturale – come la farina di carrube, per esempio – potrà far cessare il fenomeno e ricompattarne le feci.

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A volte basta un calo improvviso di temperatura per scatenare l’episodio di diarrea.

Le forme specifiche di diarrea

Se la situazione è però anche solo un po’ diversa da quella che abbiamo accennato, oppure questo semplice accorgimento dietetico non dà i risultati sperati, è allora certamente il caso di rivolgersi al veterinario. E’ infatti molto probabile che ciò che ha colpito il cane sia una diarrea specifica. In pratica si tratta di uno stato infiammatorio della mucosa intestinale di origine microbica, parassitaria, metabolica e tossica. La diarrea specifica è quindi sempre sinonimo di enterite e cioè di infiammazione. La natura e la sede di questo stato infiammatorio determinano gran parte del comportamento clinico della malattia. Solo a titolo di informazione e senza alcuna pretesa di esaurire l’argomento, ecco di seguito un breve quadro delle cause scatenanti l’enterite, e quindi, la diarrea.

  • Infezioni virali e batteriche
    Sono dovute all’abnorme sviluppo di popolazioni microbiche precedentemente in equilibrio tra loro oppure penetrate nell’organismo dall’esterno.
  • Infestazioni parassitarie
    Sono forse le cause più frequenti di diarrea specifica negli animali giovanissimi. Responsabili più frequenti sono vermi quali gli ascaridi, gli ancilostomi e gli strongili. Coccidi e giardie, microrganismi entrambi appartenenti alla classe dei protozoi, risultano sempre più spesso evidenti nei campioni di feci che provengono da soggetti diarroici.
  • Sostanze tossiche
    La diarrea è un sintomo che quasi costantemente accompagna tutte le forme di intossicazione da agenti chimici (piombo, tallio, arsenico, farmaci).
  • Intolleranze e allergie alimentari
    Si tratta di fenomeni relativamente infrequenti di cui, a tutt’oggi, non si conosce ancora molto. Si ritiene comunque che la diarrea riferibile a questo tipo di patologia sia meno frequente di quanto si ritenga.

Per concludere, ancora una volta ricordiamo che, se è vero che il proprietario può risolvere una diarrea banale solo con delle misure igieniche e un po’ di buon senso, la gestione di una enterite specifica va senz’altro subito affidata alla competenza e alla professionalità del medico veterinario. In questi casi abbiamo a che fare con una sintomatologia importante e ostinata che è in grado di compromettere in breve tempo lo stato generale del paziente. In situazioni di questo genere, è indispensabile rivolgersi immediatamente al veterinario. Perché, come sempre in questi casi, una diagnosi precisa e tempestiva può evitare guai molto peggiori.

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