Grazie a un incredibile progetto sarà ripristinata la foresta pluviale temperata in Galles, riportando la natura del passato celtico.
El Salvador, è morto Gustavito, l’ippopotamo dello zoo aggredito a colpi di spranga
Gustavito, ippopotamo di 15 anni, era il simbolo dello zoo di San Salvador, settimana scorsa ignoti si sono introdotti nella sua vasca uccidendo l’animale con mazze e coltelli.
Dopo due giorni di agonia Gustavito è morto, ora la sua sofferenza è finita, basta gabbie, basta zoo, basta violenza gratuita. Gustavito era un esemplare maschio di ippopotamo (Hippopotamus amphibius) di quindici anni che da tredici anni era rinchiuso nello zoo di San Salvador, capitale dello stato di El Salvador.
Se questi sono uomini
L’animale è morto in seguito alle gravi ferite riportate dopo l’aggressione che avrebbe avuto luogo martedì scorso. Alcuni uomini si sarebbero introdotti nella piscina recintata dove viveva l’ippopotamo e lo avrebbero colpito con armi e oggetti contundenti, come coltelli, pietre, sbarre di metallo e perfino un rompighiaccio.
Un attacco codardo
L’aggressione, tanto brutale quanto vigliacca, è stata notata solo giovedì, quando i custodi si sono accorti delle ferite sul corpo martoriato di Gustavito, che per due giorni non era uscito dalla propria piscina, cercando forse di lenire il dolore. “Aveva lividi su tutto il corpo, su entrambi i lati del ventre. Poi buchi in una zampa e sulla guancia, oltre a un taglio di 15 centimetri e altre lacerazioni sull’addome – ha affermato sgomento il direttore dello zoo, Vladan Henriquez, che ha annunciato la chiusura temporanea della struttura. – Non riusciamo a capire quale possa essere il motivo di questo attacco codardo”.
Whoever did this has to pay. My heart goes out to you and your keepers; may you rest in peace. #Gustavito #ElSalvador pic.twitter.com/h4SiVwasCk
— Gigi Perla (@gigiips22) 27 febbraio 2017
#TodosSomosGustavito
La notizia della morte di Gustavito, unico ippopotamo presente nel Paese e beniamino dei visitatori, ha suscitato rabbia e indignazione in tutta la nazione centroamericana. El Salvador è, purtroppo, avvezzo alla violenza, è infatti uno dei paesi con il maggior numero di omicidi, eppure, o forse proprio per questo, l’assassinio insensato di un animale in gabbia ha gettato nello sconforto molte persone. Su Twitter l’hashtag #TodosSomosGustavito ha riscosso grande successo e davanti allo zoo dove era detenuto l’ippopotamo sono stati depositati fiori e biglietti. Il ministro della Giustizia Mauricio Ramirez Landaverde ha annunciato che è stata aperta un’inchiesta sulla morte di Gustavito.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
I volontari del Wwf hanno trovato tracce che non erano – come di consueto – di una Caretta caretta, bensì di una tartaruga verde.
La bioluminescenza è nata sott’acqua circa 540 milioni di anni fa. Gli octocoralli, antenati dei coralli molli, hanno evoluto per primi la capacità di produrre luce durante il periodo Cambriano. Ingegnoso strumento di comunicazione, predazione e difesa.
La popolazione di vermocane è diventata invasiva, la causa principale è l’aumento delle temperature dell’acqua. Ma è così terribile come dicono?
Il documentario di Camilo de Castro Belli e Brad Allgood fa luce sul collegamento tra allevamenti di bestiame, sviluppo economico e sociale e attività illegali.
Un’imponente operazione di soccorso ha portato in salvo la megattera che era rimasta intrappolata nelle reti al largo dell’Australia.
Una storia di successo per la conservazione della lince iberica: il suo stato passa da “in pericolo” a “vulnerabile”.
In Islanda è stato concesso il permesso di cacciare 128 balenottere comuni all’ultima compagnia di caccia rimasta in Europa.
Se lo sono chiesti in molti e la risposta è: Leonore Gewessler, ministra per l’ambiente e il clima della Repubblica d’Austria.