Gli eventi meteorologici estremi stanno diventando più frequenti e distruttivi. Nella battaglia per salvarci, qual è il ruolo di climatologi e meteorologi?
Europa, le 30 estati più calde dalla civiltà romana cadono tutte dopo il 1986
Dal 1986 a oggi si sono verificate ogni estate è stata la più calda dalla civiltà romana. A darcene notizia sono stati gli alberi.
Tutte le ultime 30 estati, dal 1986 a oggi, sarebbero state quali certamente le più calde mai registrate in Europa dal tempo dei romani, ovvero circa duemila anni fa, con uno scarto medio di circa 1,3 gradi centigradi in più.
Neanche in epoca romana c’è stato un caldo così
Lo studio dal titolo European summer temperatures since Roman times, pubblicato sulla rivista scientifica Environmental Research Letters, è il risultato del lavoro di un team di 40 ricercatori che evidenzia come anche le ondate di calore siano più lunghe, frequenti e pesanti. L’analisi è stata condotta studiando e compilando i modelli basati sugli anelli degli alberi, incrociandoli con quanto scrivevano e dipingevano i dottori e i monaci sulle condizioni climatiche di allora.
Gli anelli degli alberi
“La ricostruzione più difficile è stata quella antecedente l’ottavo secolo (755) dove c’è una mancanza di dati storici che è stata colmata studiando gli anelli di alcune conifere cresciuti in regioni geografiche che oggi fanno parte della Finlandia, Austria, Svezia”, scrive Carlo Migliore di 3Bmeteo.com.
L’aumento delle temperature che viviamo oggi “è senza precedenti negli ultimi due millenni”, ha affermato al quotidiano britannico Guardian il professor Jürg Luterbacher, coordinatore della ricerca. “È eccezionalmente alta e non può essere spiegata da variabilità naturali, fenomeni vulcanici o cambiamenti solari. È frutto dei cambiamenti climatici causati dall’uomo”.
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