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Il film esamina gli aspetti principali dell’interazione umana con gli animali, accomunati da una costante predominante: lo sfruttamento.
Siamo soliti decantare la nostra intelligenza, che ci eleverebbe su tutte le altre specie, eppure è con la forza che esercitiamo il nostro dominio sugli altri animali. Abbiamo asservito gli animali al nostro volere, li alleviamo per mangiarli, per effettuare esperimenti, per vestircene e per il nostro diletto, determiniamo il loro valore solo in base la nostro tornaconto. Eppure, nonostante la violenza e le ingiustizie sempre più evidenti cui sottoponiamo gli animali, ancora oggi raramente viene messa in dubbio la moralità e la validità del nostro dominio sul regno animale. Esplorare le ragioni alla base di questo rapporto distorto è l’obiettivo di Dominion, documentario diretto e realizzato da Chris Delforce, dell’associazione australiana Aussie Farms, che denuncia la violenza sugli animali, suggerendo che, come specie, siamo capaci di fare di più.
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Dominion è un film terribile, violento e straziante, che racconta gli orrori dello sfruttamento animale in ogni settore, concentrandosi in particolare sull’allevamento di animali destinati l’alimentazione umana, esponendo il lato oscuro della moderna agricoltura animale. Incredibilmente molte persone continuano a credere che gli animali che mangiamo conducano vite felici, accuditi da amorevoli contadini che offrono loro una morte umana e indolore, “un piccolo prezzo felicemente pagato per una vita ben vissuta – si ascolta nell’introduzione del film narrata da Joaquin Phoenix – un accordo di reciproco vantaggio”.
Chiaramente non c’è niente di più lontano dalla verità e il settore dell’allevamento è una delle istituzioni più violente del pianeta che fa leva sull’ignoranza dei consumatori per mantenere lo status quo. Proprio per amor di verità, poiché non possiamo più permetterci di ignorare la condizione degli animali sfruttati per il nostro beneficio, il cineasta e attivista Chris Delforce ha documentato, grazie all’uso di droni e telecamere nascoste, la violenza inumana cui sono sottoposti gli animali in sei aree principali di sfruttamento: cibo, moda, intrattenimento, fauna selvatica, animali domestici e ricerca scientifica. “Le industrie che traggono profitto dallo sfruttamento e dall’abuso di animali si nascondono dietro un muro di segretezza – ha affermato l’autore del film – sanno che se i consumatori dovessero vedere ciò che effettivamente avviene nella produzione di carne, latticini, uova, cuoio, smetterebbero di essere consumatori e quelle industrie cesserebbero rapidamente di esistere”.
Per realizzare il documentario e cercare di squarciare il velo di segretezza che avvolge gli allevamenti Delforce si è servito anche di tecnologie avanzate di ripesa, come i droni, per osservare lo sfruttamento animale da nuove prospettive. “I droni offrono una prospettiva completamente nuova di queste industrie – ha spiegato il cineasta australiano – per la prima volta siamo in grado di apprezzare veramente la loro terrificante scala e il modo in cui la tradizionale fattoria è stata sostituita da queste enormi file di fabbriche identiche l’una all’altra”.
Il film è ambientato prevalentemente in Australia, ma non solo, mostra anche allevamenti in Italia, Stati Uniti, Germania e nel Regno Unito, ricordandoci che quanto visto non è un’eccezione, non si tratta della proverbiale mela marcia, è il sistema stesso ad essere marcio. “La cosa più disarmante è il rifiuto psicologico di tante persone a credere a quanto ripreso dalle telecamere – ha affermato Marina Berati, coordinatrice di AgireOra Network, organizzazione che si è occupata del doppiaggio in italiano di Dominion. – Con il film americano Earthlings i più scettici commentavano dicendo che quelle scene erano casi eccezionali o che non riguardavano il loro Paese; così gli inglesi hanno realizzato Land of hope and glory, che mostra le stesse scene, ora riconfermate dall’australiano Dominion. Ogni mese assistiamo a investigazioni che testimoniano anche qui in Italia situazioni tragiche di incredibile violenza e lo stesso accade in ogni nazione. Se questa realtà è talmente orrenda da non volerla accettare, allora non accettiamola e opponiamoci, anziché negare la realtà. Opporsi è facile: basta solo cambiare le nostre abitudini personali, è completamente in nostro potere”.
Dominion è stato realizzato grazie ad una campagna di crowdfunding lanciata nel 2015 che ha raccolto oltre19mila dollari e grazie ad una sovvenzione dall’istituto per la protezione degli animali Voiceless. Il film è stato presentato in anteprima a Melbourne, in Australia, lo scorso 29 marzo ed è disponibile online dal 9 luglio scorso nella versione originale. Domenica 14 ottobre a Torino, al Cinema Classico di piazza Vittorio Veneto, sarà invece presentato per la prima volta in italiano, doppiato da AgireOra Network.
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