Expo 2015

Giornata mondiale dell’alimentazione. Ban Ki-moon da Expo: “La fame è un’ingiustizia terribile”

Concluso uno degli appuntamenti più importanti di Expo nella Giornata mondiale dell’alimentazione. Mattarella: “Nutrire il pianeta è la sfida epocale che abbiamo di fronte”.

Sconfiggere la fame nel mondo, per sempre. È questo l’accorato appello lanciato da Expo Milano 2015 nella Giornata mondiale dell’alimentazione – che quest’anno segna il 70° anniversario della fondazione della Fao. Uno degli appuntamenti più importanti di tutta l’Esposizione universale, che ha visto delegazioni, personalità internazionali e le istituzioni italiane susseguirsi sul palco dedicato alla #zerohunger.

 

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Ban Ki-moon incontra Sergio Mattarella. Foto Ansa

 

Ad aprire la giornata il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Nutrire il pianeta è la sfida epocale che abbiamo davanti e una sfida inseparabile dalla parola pace”. La Giornata di quest’anno è dedicata alla “Protezione sociale e agricoltura, rompere il ciclo della povertà rurale”. “Ci troviamo di fronte – dichiara il Presidente della Repubblica parlando del fenomeno dell’immigrazione – alla drammatica esigenza di dover migliorare le condizioni nei Paesi di origine con interventi che devono tener conto della necessità della protezione sociale e dello sviluppo sostenibile e che contrastino la sfiducia e l’abbandono”.

 

Nutrire il pianeta è la sfida epocale che abbiamo davanti e una sfida inseparabile dalla parola pace.

(Sergio Mattarella)

Vengono citati i nuovi Obiettivi di sviluppo sostenibile, ovvero degli impegni internazionali, per giungere alla sostenibilità economica, sociale e ambientale. “Spero che l’Esposizione di Milano sia per tutti segno che una strada nuova può essere condivisa. Il diritto internazionale è una risorsa da implementare, che aiuterà le nuove idee e i protagonisti per uno sviluppo entro 2030, equo solidale e sostenibile”.

 

“È un programma ambizioso ma raggiungibile. Le cause della povertà sono complesse ed interconnesse, ma è ora di passare all’azione”, afferma Ban Ki-moon, salito sul palco. “Non riusciremo mai a realizzare uno sviluppo sostenibile se non facciamo progressi su fame e nutrizione. La protezione sociale riguarda le persone più vulnerabili”.

 

Lo spreco alimentare è una vergogna.

(Ban Ki-moon)

Il Segretario delle Nazioni Unite punta sull’emancipazione delle donne e sul sostegno dei piccoli agricoltori, ma punta anche il dito su uno dei paradossi contemporanei: “Il nostro futuro è messo a repentaglio dallo spreco. Lo spreco alimentare è una vergogna. Tutti noi dobbiamo fare in modo che tutti i campi della vita siano coinvolti nello sforzo per attuare gli Obiettivi del 2030. Dobbiamo eliminare la fame per sempre”, conclude.

 

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Sul palco anche il José Graziano da Silva, direttore generale della Fao: “Sicurezza alimentare e nutrizione contribuiscono alla pace e alla stabilità. La fame e la malnutrizione sono l’ingiustizia più grande”, dichiara. “Già 73 Paesi dei 128 che seguiamo hanno già dimezzato gli affamati. Tuttavia abbiamo visto un aumento dell’obesità e della malnutrizione. E conclude con un appello rivolto a tutti: “Fate qualcosa di personale, cercate di ridurre gli sprechi e aiutate gli altri”.

 

Fate qualcosa di personale, cercate di ridurre gli sprechi e aiutate gli altri.

(José Graziano da Silva)

Anche Papa Francesco lancia un appello: “La condizione delle persone affamate e malnutrite evidenzia che non basta e non possiamo accontentarci di un generico appello alla cooperazione o al bene comune. Forse la domanda da porre è un’altra: è ancora possibile concepire una società in cui le risorse sono nella mani di pochi e i meno privilegiati sono costretti a raccogliere solo le briciole?”.

 

“La risposta non può limitarsi a buoni propositi, ma consiste piuttosto nella pace sociale, vale a dire la stabilità e la sicurezza di un determinato ordine, che non si realizza senza un’attenzione particolare alla giustizia distributiva”, conclude il Santo Padre.

 

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Il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina parla del successo di Expo: “Abbiamo acceso la curiosità di milioni di cittadini. A Milano, grazie a Expo, l’Italia ha dato il suo contributo in un anno cruciale come questo per la comunità internazionale. Lo ha fatto innanzitutto nella consapevolezza di essere un ponte culturale e civile nel cuore del Mediterraneo, fra Europa, Africa e Medioriente. Con la forza che questa esperienza universale ci ha dato ci batteremo ogni giorno perché la generazione di Expo diventi davvero la generazione Fame zero”.

 

Immaginate una notte nel 2030. Quella notte molto speciale nella quale nessun bambino in nessuna parte del mondo, andrà a letto affamato.

(Ertharin Cousin)

Conclude con un messaggio di speranza, Ertharin Cousin, direttrice esecutiva del Programma alimentare mondiale (Wfp): “Immaginate una notte nel 2030. Quella notte molto speciale nella quale nessun bambino in nessuna parte del mondo, andrà a letto affamato”.

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