Gli Oscar Green di Coldiretti, un premio a chi tutela l’ambiente

Il  13 e 14 novembre a Roma sono stati assegnati gli Oscar Green 2014. Sotto l’alto patrocinato del Presidente della Repubblica, il premio per l’innovazione dei Giovani della Coldiretti ha selezionato i sette progetti più attenti alla tutela ambientale: le coltivazioni di microalghe, le chips fatte di crosta di pane, la canapa alimentare, le arnie

Il  13 e 14 novembre a Roma sono stati assegnati gli Oscar Green 2014. Sotto l’alto patrocinato del Presidente della Repubblica, il premio per l’innovazione dei Giovani della Coldiretti ha selezionato i sette progetti più attenti alla tutela ambientale: le coltivazioni di microalghe, le chips fatte di crosta di pane, la canapa alimentare, le arnie che diventano centraline antinquinamento, le fragole volanti, il pecorino anticolesterolo e una nuova idea di carcere.

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Le api vengono spedite in giro a monitorare i livelli di inquinamento delle acque, del terreno e dell’aria. © Matt Cardy/Getty Images

I vincitori degli Oscar Green di Coldiretti

Le vincitrici della categoria “non solo agricoltura” sono le api. Salvatore Sorbo, un giovane apicolture della Coldiretti, ha elaborato un progetto, in collaborazione con le Università di Napoli e delle Marche, per trasformare le arnie in vere e proprie centraline di biomonitoraggio dell’ambiente.

Per la categoria “Ideando” sono state premiate le microalghe di Matteo Castioni, le quali da adesso in poi, oltre a essere impiegate nella cosmesi, diventano fertilizzanti naturali e una difesa contro funghi e batteri per la bioagricoltura.

Le chips fatte con la crosta del pane di Altamura di Domenico D’Ambrosio scansano in gusto e salute la classica patatina posizionandosi al primo posto nella sezione “esportare il territorio”.

“Stile e cultura d’impresa” è la categoria che premia la canapa alimentare di Pasquale Polosa, il quale è riuscito a dare sfogo a tutte le potenzialità di un antico canapaio dove produce, olio di canapa, farina, biscotti, pasta ma anche tessuti e materiali per la bioedilizia.

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Le fragole coltivate in serre fotovoltaiche che ricreano l’habitat naturale del frutto e, al contempo, generano energia pulita. ©Oli Scarff/Getty Images

Guglielmo Stagno D’Alcontres si aggiudica il premio della categoria “campagna amica” con le fragole volanti, coltivate in orti sospesi. L’azienda Stagno produce energia pulita per i suoi impianti e per 5000 persone, e ogni giorno distribuisce cibo di qualità garantito dall’etichetta, basta una foto QR per avere tutte le informazioni sul prodotto.

Il pecorino anticolesterolo di Carlo Santarelli è il progetto che, in collaborazione con le Università di Pisa e Cagliari, ha vinto nella categoria “in filiera”. Tutt’altro che un prodotto artificiale, il pecorino diventa il migliore amico del cuore con una semplice pratica: modificando le abitudini alimentari delle greggi, la cui salute migliora facendo migliorare quella dell’uomo.

Il progetto di Bernardina Di Mario arriva nelle carceri vincendo l’Oscar per la sezione “paese amico”. Il carcere di Perugia diventa così un villaggio fatto di capanne, circondato da 12 ettari di terra in cui crescono frutteti, orti e oliveti, ma ci sono anche serre e un allevamento di polli. Tutto questo per restituire una consapevolezza sociale e la dignità ai detenuti.

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Per realizzare un pecorino anticolesterolo, i ricercatori hanno studiato un mangime sperimentale contenente semi di lino estrusi, ricchi di acidi grassi Omega-3. ©Lisa Maree Williams/Getty Images

In questa edizione degli Oscar sono stati premiati dei prodotti innovativi e dei progetti smart, tutti volti a ricordare che le soluzioni per rispettare l’ambiente sono a portata di mano.

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