Cosa sono, davvero, le cure palliative? In questo articolo, Vidas fa chiarezza e spiega in cosa consiste la campagna OGGI.
di Romina Lanzani Nel 1998, all’età di 30 anni, uscendo da un prolungato periodo di depressione ed intenso stress psicologico ho cominciato a soffrire di forti lombalgie e dolori alla schiena in seguito a “colpi della strega”. I dolori e le sciatalgie si sono diffuse progressivamente in tutto il corpo a tal punto da non poter più rimanere seduta oltre 10 minuti
Nel 1998, all’età di 30 anni, uscendo da un prolungato periodo di depressione ed intenso stress psicologico ho cominciato a soffrire di forti lombalgie e dolori alla schiena in seguito a “colpi della strega”. I dolori e le sciatalgie si sono diffuse progressivamente in tutto il corpo a tal punto da non poter più rimanere seduta oltre 10 minuti in un’ora e camminare con gran fatica.
Fino ad allora ero sempre stata una persona attiva e sportiva e tre anni prima facendo trekking nell’Himalaya ero arrivata fino a 5600 metri di altezza, portando il mio zaino senza l’aiuto di uno sherpa. Eppure ora lavorare e stare seduta al PC era diventato quasi impossibile. I lavori domestici erano diventati un’impresa titanica ed era difficile e doloroso portare anche una piccola spesa o tirare un carrello. Sentimenti di una stanchezza cronica e schiacciante riducevano la mia vitalità al livello minimo.
Tutti i test e le analisi specialistiche e di routine che erano state fatte dai medici risultavano negative e fu soltanto dopo tre anni di peregrinazioni da molti dottori, specialisti e terapisti che ricevetti la diagnosi di fibromialgia, considerata una malattia incurabile.
Al culmine della disperazione, il destino mi portò dal professore dottore Johann Bauer di Monaco di Baviera.
Finora è l’unico chirurgo al mondo che opera la fibromialgia microchirurgicamente e ambulatorialmente con anestesia locale. Egli possiede una conoscenza approfondita dell’agopuntura e questo gli ha permesso di fare una scoperta all’avanguardia: in alcuni punti (buchi) dell’agopuntura dove si incontrano fasci di nervi, i canaletti di tali nervi sono ostruiti o incollati da una colla proteica. Di conseguenza l’energia non fluisce più e visto che il nervo conduce il dolore, il dolore viene proiettato in tutto il corpo.
Ho fatto il primo intervento nel luglio 2003 all’avambraccio sinistro (quadrante superiore sinistro). Si è svolto soltanto con un’anestesia locale ed è durato un’ora. Il miglioramento è stato immediato: sparirono i dolori alle gambe e alle ginocchia. Potevo di nuovo camminare bene e correre. Il secondo intervento è avvenuto nel mese di marzo 2004 all’avambraccio destro (quadrante superiore destro). I dolori lombari sono spariti come anche gli irrigidimenti e scricchiolamenti dei muscoli delle spalle. Dopo due operazioni il risultato è stato un enorme successo. Non mi ricordavo quasi più come ci si senta senza dolori.
Il periodo di convalescenza è lungo e con il ritrovato entusiasmo di benessere bisogna comunque essere prudenti nel non fare troppo ed è ancora necessario essere prudenti nel riprendere tutte le attività fisiche. Comunque ho ripreso normalmente i lavori domestici e ad essere attiva. Sono di nuovo in grado di fare escursioni in montagna, danzare, andare in bicicletta e di nuotare un chilometro!
Desidero condividere la mia esperienza personale di guarigione in modo da poter aiutare altre persone sofferenti di fibromialgia. Vengono sopportate così tante sofferenze e pene a causa di mancanza di informazione su questa malattia invalidante.
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