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Chi compra sostenibile? Qual è l’identikit del consumatore di prodotti ecologici e rispettosi dell’ambiente? Eccolo qui!
Fino a non troppo tempo fa, il consumatore di prodotti sostenibili, ecologici e biologici, era visto come un hippy, un personaggio un po’ strano catturato da chissà quale moda oppure volutamente anticonformista. I diversi studi che sono stati realizzati in questi anni, in Italia e all’estero, sul rapporto che le persone hanno con la sostenibilità nel suo complesso hanno invece dimostrato che chi acquista prodotti ecologici rientra in un target ben specifico e molto preparato.
Lo abbiamo già ricordato: secondo il 3° Osservatorio nazionale sulla sostenibilità 2017, promosso da LifeGate e realizzato da Eumetra, sono sempre di più le persone che considerano la sostenibilità una necessità per l’ambiente e per l’economia, nonostante la crisi. Gli appassionati della categoria – cioè quelli che più volentieri acquistano eco e bi e, adottano atteggiamenti sostenibili nella propria quotidianità – sarebbero il 29 per cento della popolazione, in particolare donne, con un’età compresa tra i 18 e i 34 anni, con un titolo di studio medio alto, vivono prevalentemente in città e svolgono soprattutto lavori come impiegate, docenti, studenti.
Sempre secondo l’Osservatorio, il 52 per cento delle persone sarebbe disposto a pagare un po’ di più per acquistare prodotti sostenibili. Tra le motivazioni, le più importanti riguardano il senso di responsabilità verso i propri figli, la scelta dell‘opzione più sana per se stessi e l’ambiente e l‘amore verso la natura e il paesaggio.
Molto simili sono i dati dell’Osservatorio Sana 2016, presentato all’ultimo Salone internazionale del biologico e del naturale svoltosi lo scorso settembre, che riguardano solo i consumatori del bio: anche in questo caso si tratta soprattutto di donne, molto giovani (la percentuale più alta è tra la categoria che va dai 18 ai 29 anni, seguita a breve distanza dalla fascia 30-44), con figli, titolo di studio alto e reddito medio alto.
I dati tutti italiani dell’Osservatorio confermano e sono assolutamente in linea con quelli raccolti a livello internazionale: secondo l’IISD- International institute for sustainable development, organizzazione indipendente non profit che opera in 70 paesi e che ha sedi in Canada, Stati Uniti e Svizzera, sono ancora una volta i più giovani a “comprare verde”, meglio se donne con bambini, con redditi medio alti e una buona educazione scolastica. A sorpresa, negli Stati Uniti un ruolo fondamentale negli acquisti green è svolto dai figli adolescenti, che spingono i genitori verso prodotti più sostenibili.
In definitiva, chi compra eco più volentieri, nel mondo? Si tratta di donne giovani, spesso mamme, con un buon titolo di studio e un buon reddito, preoccupate di garantire un futuro migliore ai propri figli. Non esattamente degli hippy.
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