Il Buddha e i Buddha

Le statue di Buddha sono tutte rappresentazioni ispirate al primo Buddha, Siddhartha, Diversi volti e diverse posizioni descrivono l’illuminato,

Rappresentazioni ideali e non raffigurazioni sono all’origine della
costruzione delle statue.

Le statue generalmente chiamate Buddha sono tutte rappresentazioni
ispirate al primo Buddha, Siddhartha, ma la loro ecclatante
diversità è spiegabile in origine, dal fatto che nei
primi tempi dopo la sua scomparsa egli fu sempre raffigurato in
forma simbolica.

Avendo perso la possibilità di una testimonianza diretta,
è lecito pensare che non vedremo mai una riproduzione
verosimile del suo volto, di conseguenza se è vero che egli
è, a volte, il soggetto delle statue, non è certo
insolito che il modello sia invece i Buddha, ovvero tutti quegli
esseri illuminati che nei successivi 2500 anni di storia si sono
elevati fino al suo livello, in tutte le differenti sfumature di
tempi e luoghi in cui si è evoluta questa religione.

Un’idealizzazione quindi è il vero riferimento delle statue,
ma è possibile cogliere alcuni caratteri comuni insieme con
quelli di differenziazione.
Non ci sono pervenuti gli autori delle opere poiché la
sacralità è tutto nell’opera e la mano del
costruttore non ha meriti, il colore dorato è utilizzato a
metafora della preziosità dell’elevazione spirituale
raggiunta e i lobi delle orecchie sono allungati a simboleggiare la
sua capacità di ascolto del mondo ad un livello
superiore.

Contemporaneamente, a seconda delle sue posizioni e di quelle delle
sue mani, sono differenti i suoi riferimenti specifici: ad esempio
quello disteso sul fianco è l’immagine del suo riposo verso
il nirvana dopo la fatica della sua continua peregrinazione. Invece
i differenti intrecci delle mani indicano il tipo di
attività che sta svolgendo il Buddha rappresentato:
congiunte è in venerazione, se si toccano pollice e indice
sta esponendo la sua dottrina, se la mano è rivolta con il
palmo verso i fedeli indica la disponibilità ad accogliere
ed esaudire le richieste dei fedeli, se è lontana dal corpo
e il palmo rivolto a terra è una professione di
ascetismo.

Massimiliano
Percio

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