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Binomio inscindibile del nostro tempo, immagini e musica da sempre vengono usate in collaborazione per potenziarsi reciprocamente. Note e fotogrammi attivano il coinvolgimento sensoriale e stimolano la nostra vita emotiva e sociale.
Da sempre la musica ha svolto un ruolo importante nel campo
delle arti visive, basti pensare all?accompagnamento musicale nel
teatro greco, atto a intensificare l?effetto drammatico della
parola (evocatrice di immagini) e del gesto (che invece poneva idealmente in moto le
immagini stesse) al fine di amplificare le
facoltà percettive degli spettatori.
Vale la pena, poi, ricordare la pratica dei musicisti nel teatro
melodrammatico vittoriano e edoardiano del XVIII/XIX secolo, con la
quale il pubblico veniva guidato verso sensazioni più
ricche, e dove ? il ricorso alla musica non era casuale né
arbitrario, ma strettamente correlato alla natura dell?opera e agli
effetti voluti?.
E come ha scritto Jean-Rèmy Julien, i ?gridi? dei
venditori ambulanti e la nascita dei primi messaggi pubblicitari
con tanto di musica nelle strade e nelle piazze della Parigi
medioevale e nei mercati e nelle città dell?Europa fino alla
Rivoluzione Francese. La ?rèclame?, la pubblicità
musicale cantata e accompagnata dai più svariati strumenti,
che si diffondeva in sintonia con l?industrializzazione
ottocentesca?.
Con il trascorrere del tempo, si è passati poi dalle
prime forme di intrattenimento pre-cinematografiche, quali il
teatro d?ombre o le lanterne magiche, elaborate rappresentazioni
con immagini proiettate, che richiedevano accompagnamenti musicali,
come l?armonica a calici costruita da Benjamin Franklin elaborando
il principio dei bicchieri musicali, al cinema muto con il ronzio
continuo e fastidioso del proiettore ben presto coperto dalle note
di un solitario pianista che, spalle agli affascinati spettatori,
eseguiva brani a suo piacimento, quindi successivamente
dall?esecuzione di
un ensemble, fino alle orchestre sinfoniche da cento
elementi dei grandiosi palazzi del cinema.
Per concludere, con la sincronizzazione di suoni,
musiche e dialoghi, con l?avvento del sonoro, e con
l?esplosione nel nostro secolo della pubblicità radiofonica,
televisiva e cinematografica, la musica ha prodotto un proprio
linguaggio espressivo, dotato di una sua autonomia semantica ed
estetica, indispensabile, oggi più che mai, al decorso delle
immagini.
Anche se piegata alle esigenze narrative dei fotogrammi, la musica
è entrata prepotentemente nella nostra vita assolvendo di
volta in volta funzioni di sottofondo, commento, informative,
illustrative, d?intrattenimento, celebrative, d?azione
Maurizio Torretti
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