Il brand del gruppo cinese Chery annuncia il debutto di modelli ibridi ed elettrici più compatti e accessibili. Mentre procede l’impegno sui progetti ambientali.
Si tratta del più grande progetto di car sharing elettrico degli Stati Uniti. Ma il sindaco della città vuole sostituire tutta la flotta con veicoli plug-in o a gas naturale.
Presto il nome della città di Indianapolis non verrà ricordato solo per uno dei più famosi circuiti di corse automobilistiche al mondo, ma anche per un ambizioso progetto voluto direttamente dal suo sindaco: tutta la flotta cittadina verrà sostituita, entro il 2025, da auto elettriche, ibride plug-in e a gas. E, progetto ancora più ambizioso, diventerà la città degli Stati Uniti con il maggior numero di auto elettriche noleggiabili tramite car sharing.
Inizialmente saranno le circa 500 berline comunali ad essere sostituite con veicoli plug-in o ibridi. Successivamente toccherà alla flotta pesante: bus, camion della nettezza urbana e dei pompieri, che funzioneranno a gas naturale. Infine toccherà all’intera flotta della polizia, che occupa più della metà dell’intera flotta municipale.
Non è certo l’unico esempio di questo genere o il primo in assoluto. È certamente la prima volta che si vuole convertire l’intero parco macchine della municipalità, polizia e pompieri inclusi. Inoltre il progetto verrà implementato grazie alla partnership con l’azienda francese Bollorè: verranno così messe a disposizione dei cittadini 500 auto elettriche, suddivise su 200 stazioni di noleggio e ricaricabili grazie ai 1200 nuovi punti di ricarica.
Inusuale la spiegazione del sindaco Greg Ballard, ex veterano della Guerra del Golfo. “È evidente che quella guerra fu per il petrolio”, dichiara. Una questione di sicurezza nazionale, quindi, non ambientale. L’intento è quello di dipendere sempre meno dalle importazioni. Se ciò potrà servire a ridurre i consumi di combustibili fossili e puntare su una mobilità sostenibile, le motivazioni non contano.
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