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Il ministro dell’Istruzione Fioramonti ha annunciato in esclusiva alla Reuters che da settembre riscaldamento globale e cambiamenti climatici diventeranno materia di studio nelle scuole.
Con il prossimo anno scolastico gli studenti faranno lezione di cambiamenti climatici per un totale di 33 ore all’anno, praticamente un’ora a settimana. Ad annunciarlo è stato il ministro all’istruzione Lorenzo Fioramonti, ex professore di Economia all’Università di Pretoria, in Sudafrica, in un’intervista alla Reuters.
A partire da settembre l’Italia cambierà il proprio programma didattico per rendere obbligatorio lo studio dei cambiamenti climatici e dello sviluppo sostenibile. Il processo di rinnovamento coinvolgerà tutte le scuole pubbliche. Ma non solo, molte materie tradizionali, come geografia, matematica e fisica, saranno studiate in una nuova prospettiva legata allo sviluppo sostenibile.
“L’intero ministero sta cambiando per fare della sostenibilità e del clima il centro del modello educativo”, ha detto Fioramonti alla Reuters. “Voglio fare del sistema educativo italiano il primo che pone l’ambiente e la società al centro di ciò che impariamo”.
In occasione del terzo sciopero per il clima, promosso da Fridays for future, il ministro Fioramonti aveva scritto una lettera ai dirigenti scolastici e ai docenti invitandoli a giustificare l’assenza dei ragazzi che si sarebbero assentati da scuola per partecipare allo sciopero per il clima. Per questo era stato criticato dall’opposizione per aver incoraggiato gli studenti a saltare la scuola per manifestare per il clima.
Il ministero dell’Istruzione (Miur) ha realizzato il sito www.ilverdeascuola.it dedicato alla raccolta di proposte provenienti da studenti, docenti e realtà scolastiche, relative ai temi dell’ambiente, del cambiamento climatico e dell’educazione alla sostenibilità. “La crescita di comportamenti consapevoli e di modelli di sviluppo sostenibile è determinante per il futuro dell’ecosistema terrestre e il Miur intende valorizzare le esperienze realizzate a scuola nell’ambito delle tematiche legate al rispetto dell’ambiente” si legge sulla home page del sito. Per questo motivo, studenti e docenti sono invitati a condividere attraverso la piattaforma i progetti di educazione ambientale realizzati e le buone pratiche sperimentate nel contesto scolastico.
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