Chi sono i ministri del nuovo governo Conte

La squadra del nuovo governo, il Conte bis, è pronta. Chi sono i ministri dell’esecutivo che oggi ha giurato al Quirinale di fronte al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

La squadra di ministri del nuovo governo di Giuseppe Conte ha appena giurato davanti al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

“Forti di un programma che guarda al futuro dedicheremo con questa squadra le nostri migliori energie, competenze, passione a rendere l’Italia migliore nell’interesse di tutti i cittadini da nord a sud”, ha dichiarato ieri il presidente del Consiglio al Quirinale.

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio è Riccardo Fraccaro, ex ministro dei Rapporti con il Parlamento. È stato portavoce del Movimento 5 stelle e segretario dell’Ufficio di presidenza, nonché forte sostenitore della legge sul taglio dei parlamentari.

Guarda: Il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, rende nota la composizione del Governo

Chi sono i ministri che fanno parte del nuovo governo Conte

Sergio Costa, ministro dell’Ambiente

È stato comandante regionale del Corpo forestale dello Stato fino allo scioglimento nel 2016, che ha ampiamente criticato.  In un post su Facebook ha dichiarato che “l’Ambiente è la sua vita” e che sta “lavorando dal primo giorno da Ministro per far tornare prioritari la legalità e la tutela dell’ambiente”. È famoso per aver guidato l’inchiesta che ha condotto alla scoperta della Terra dei fuochi, la discarica abusiva a cavallo tra le province di Napoli e Caserta. È anche generale di brigata dell’Arma dei carabinieri e si è dichiarato un “servitore dello Stato”. Nella scorsa legislatura, Di Maio aveva fatto il nome di Sergio Costa perché credeva fosse “la persona ideale da presentare al ministero dell’Ambiente, essendo tra coloro che più si sono distinti nella lotta ai crimini ambientali”. È nato nel 1959 e ha conseguito la laurea magistrale in Scienze agrarie e un master in Diritto ambientale.

Ministri: Sergio Costa
Sergio Costa, ministro dell’Ambiente © Sergio Costa / Facebook

Roberto Gualtieri, ministro dell’Economia

Nel 2009 è approdato in Europa diventando uno degli europarlamentari più influenti del Pd. È divenuto in seguito presidente della commissione Problemi economici e monetari del Parlamento europeo ed è stato consigliere economico sia nel governo Renzi, sia nel governo Gentiloni. Nel 1985, fu Nicola Zingaretti a consegnargli la tessera firmata del Partito comunista. È nato nel 1966 ed è professore di storia contemporanea presso l’università “La Sapienza” di Roma.

ministri: Roberto Gualtieri
Roberto Gualtieri, ministro dell’Economia © Roberto Gualtieri / Facebook

Luciana Lamorgese, ministra dell’Interno

Nel 2017 è stata prefetta di Milano, consigliera di Stato e capo di gabinetto durante i mandati di Alfano e Minniti. È sempre stata considerata un “tecnico” di grande esperienza, al punto che, dopo la politica di chiusura dell’ex vicepresidente del consiglio e ministro dell’Interno Matteo Salvini, è stata scelta per riaprire i rapporti con l’Europa. È nata nel 1953 a Potenza ed è un avvocato.

Luigi Di Maio, ministro degli Esteri e della cooperazione internazionale

Da settembre 2017 è il capo politico del Movimento 5 stelle. Nella scorsa legislatura è stato vicepresidente del Consiglio e ministro dello Sviluppo economico, del lavoro e delle politiche sociali. Il reddito di cittadinanza e il decreto dignità sono state le due riforme che hanno segnato il suo precedente mandato. In un post su Facebook ha dichiarato che sarà sua “premura puntare all’internazionalizzazione del nostro sistema economico e della nostra industria e ricerca, incrementando i canali di cooperazione in ambito multilaterale”. È nato nel 1986 ad Avellino, in Campania, ha frequentato ingegneria e giurisprudenza senza terminare gli studi. È giornalista pubblicista dal 2007.

ministri: Luigi Di Maio
Luigi Di Maio, ministro degli Esteri e della cooperazione internazionale © Luigi Di Maio / Facebook

Alfonso Bonafede, ministro della Giustizia

Siciliano di nascita, esercita a Firenze la professione di avvocato. Candidatosi a sindaco della città nel 2009 contro Matteo Renzi, ha ottenuto l’1,8 per cento dei voti. Nella scorsa legislatura ha ricoperto lo stesso ruolo. È il “braccio destro” di Luigi Di Maio ed è responsabile della funzione Scudo della rete disponibile sulla piattaforma online Rousseau, con l’obiettivo di fornire difesa legale agli iscritti ed eletti del Movimento e garantire la tutela del partito. Sostiene il movimento No tav e durante lo scorso governo ha affermato che il suo programma “rimaneva quello di rivedere tutte le grandi opere pubbliche inutili”. È nato nel 1976 ed è stato un grillino fino dal primo momento.

Ministri: Alfonso Bonafede
Alfonso Bonafede, ministro della Giustizia © Alfonso Bonafede / Facebook

Lorenzo Guerini, ministro della Difesa

Tra il 2014 e il 2017 ha ricoperto la carica di vicesegretario del Pd assieme a Debora Serracchiani. Ha lavorato nel comitato per i servizi segreti e al dicastero delle forze armate ed è presidente del Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della repubblica. Nel 2014, all’inizio del governo Renzi, aveva mediato le consultazioni istituzionali per la formazione del nuovo governo. È nato nel 1966 a Lodi, è laureato in Scienze politiche e ha lavorato per un periodo come assicuratore.

Ministri: Lorenzo Guerini
Lorenzo Guerini, ministro della Difesa © Lorenzo Guerini / Facebook

Dario Franceschini, ministro dei Beni culturali e del turismo

Durante i governi Renzi e Gentiloni, aveva già guidato questo dicastero. Dal 2008 al 2012 ha rappresentato il Parlamento italiano al Consiglio d’Europa. Nel 2009 aveva corso per le primarie del Pd ma aveva perso la sfida contro Pier Luigi Bersani. È nato nel 1958 e si è laureato in Giurisprudenza a Ferrara, la sua città natale. Ha poi esercitato la professione di avvocato per qualche tempo.

Ministri: Dario Franceschini
Dario Franceschini, ministro dei Beni culturali e del Turismo © Dario Franceschini / Facebook

Teresa Bellanova, ministra delle Politiche agricole e forestali

Nel 2018 è stata eletta senatrice del Pd per la circoscrizione Emilia-Romagna. Durante il governo Renzi è stata sottosegretaria al Lavoro e dal 2016 ha ricoperto la carica di viceministro dello Sviluppo economico. È nata nel 1958 in provincia di Brindisi e ha lavorato per quasi 30 anni nel sindacato.

Ministri: Teresa Bellanova
Teresa Bellanova, ministro delle Politiche agricole e forestali © Teresa Bellanova / Facebook

Paola De Micheli, ministra delle Infrastrutture e dei trasporti

Ha curato la campagna di Nicola Zingaretti per le primarie e ha fatto parte del governo Renzi come sottosegretaria all’Economia, benché si sia sempre dichiarata una bersaniana e lettiana convinta. Ha avuto un ruolo chiave nella trattativa con il M5s per la nascita del nuovo governo giallo-rosso. È nata nel 1973 a Piacenza, è laureata in Scienze politiche alla Cattolica di Milano e dal 2016 è presidente della Legavolley.

Ministri: Paola De Micheli
Paola De Micheli, ministro delle Infrastrutture e dei trasporti © Paola De Micheli / Facebook

Elena Bonetti, ministra delle Pari opportunità e della famiglia

Da poco nelle liste del Pd, si è distinta per il suo impegno nella lotta per il riconoscimento dei diritti della comunità Lgbt: nel 2014 ha firmato un appello, insieme a don Gallo, per chiedere allo Stato e alla Chiesa di rivedere le proprie posizioni e riconoscere le unioni gay. È nata nel 1974 in provincia di Mantova, è una professoressa associata di Analisi matematica all’Università degli studi di Milano e ha un passato da capo scout nell’Agesci, l’Associazione guide e scout cattolici italiani.

Ministri: Elena Bonetti
Elena Bonetti, ministro delle Pari opportunità e della famiglia © Elena Bonetti / Facebook

Stefano Patuanelli, ministro dello Sviluppo economico

Convinto grillino e fedele sostenitore di Di Maio, si è distinto per il lavoro di negoziatore durante la crisi di governo. È nato a Trieste nel 1974 ed è laureato in Ingegneria edile.

Ministri: Stefano Patuanelli
Stefano Patuanelli , ministro dello Sviluppo economico © Stefano Patuanelli / Facebook

Nunzia Catalfo, ministra del Lavoro

È considerata la madre del reddito di cittadinanza e si è battuta per cinque anni per la sua approvazione. È entrata nel Parlamento nel 2013 come senatrice per i grillini ed è stata da subito apprezzata e rispettata dai colleghi grazie al suo atteggiamento aperto al dialogo. È nata nel 1967 a Catania.

Ministri: Nunzia Catalfo
Nunzia Catalfo, ministra del Lavoro © Nunzia Catalfo / Facebook

Lorenzo Fioramonti, ministro dell’Istruzione

È professore di Economia politica all’Università di Pretoria, Sud Africa ed è membro dell’Università delle Nazioni Unite. Ha scritto articoli per alcuni quotidiani esteri come il New York Times e il The Guardian e ha una rubrica mensile nel Business day, il principale quotidiano finanziario del Sud Africa.

Ministri: Lorenzo Fioramonti
Lorenzo Fioramonti, ministro dell’Istruzione © Lorenzo Fioramonti / Facebook

Roberto Speranza, ministro della Salute

Nel 2017 lascia il Partito democratico a seguito dei battiti contro Matteo Renzi e nel 2018, durante le politiche, è stato rieletto deputato con Liberi e uguali. È nato nel 1979 a Potenza ed è laureato in Scienze politche alla Luiss di Milano.

Ministri: Roberto Speranza
Roberto Speranza, ministro della Salute © Roberto Speranza / Facebook

Federico D’Incà, ministro dei Rapporti con il parlamento

Nel 2018 era questore della Camera dei deputati e ha fatto parte della commissione Bilancio. È nato nel 1976 a Belluno ed è laureato in Economia e commercio all’Università di Trento.

Ministri: Federico D'incà
Federico D’Incà, ministro per i rapporti con il Parlamento © Federico D’Incà / Facebook

Enzo Amendola, ministro degli Affari europei

Da giugno 2019 è stato responsabile esteri del Pd, ruolo che aveva già ricoperto durante il governo Renzi. È stato sottosegretario agli Esteri quando Angelino Alfano, e poi Paolo Gentiloni, erano in carica alla Farnesina. Inoltre ha curato le relazioni con le Nazioni Unite. È nato nel 1973 a Napoli.

Giuseppe Provenzano, ministro del Mezzogiorno

È economista esperto del Mezziorno e infatti dal 2016 è vicedirettore dello Svimez, un’associazione privata senza scopo di lucro che promuove lo studio delle condizioni economiche del Mezzogiorno. È nato nel 1982 a Caltanissetta.

Francesco Boccia, ministro degli Affari regionali

Nella scorsa legislatura ha ricoperto la carica di presidente della commissione Bilancio della Camera. È considerato il padre della “tax web” ed è tra i firmatari della riforma della legge di bilancio. È nato nel 1968 a Bisceglie, in Puglia e si è laureato in Scienze Politiche con indirizzo economico internazionale

Ministri: Francesco Boccia
Francesco Boccia, ministro degli Affari regionali © Francesco Boccia / Facebook

Vincenzo Spadafora, ministro dello Sport e delle politiche giovanili

Durante il primo governo Conte era sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega alle pari opportunità e ai giovani. È stato il primo garante per l’infanzia d’Italia e il più giovane presidente dell’Unicef, carica che l’ha portato a viaggiare in Sierra Leone, Guinea Bissau e Ruanda. Dal 2016 è stato responsabile delle relazioni istituzionali per Di Maio. È nato nel 1974 in provincia di Napoli.

Ministri: Vincenzo Spadafora
Vincenzo Spadafora, ministro dello Sport e delle politiche giovanili © Vincenzo Spadafora / Facebook

Paola Pisano, ministra dell’Innovazione tecnologica

Professoressa di Gestione dell’Innovazione all’Università di Torino e assessora all’Innovazione del comune, si occuperà della trasformazione digitale dell’Italia. Nell’aprile 2019 aveva rifiutato la candidatura alle elezioni europee del M5s per continuare i progetti cominciati con Chiara Appendino nel comune torinese. È nata nel 1977 nel capoluogo piemontese.

Ministri: Paola Pisano
Paola Pisano, ministra dell’Innovazione tecnologica © Paola Pisano / Facebook

Fabiana Dadone, ministra della Pubblica amministrazione

Seconda ministra più giovane della legislatura, dopo Di Maio, nel 2013 è stata capogruppo del M5s nella commissione Affari Costituzionali della Camera. È stata presidente del Comitato sul traffico di esseri umani e la sua relazione non solo è stata approvata all’unanimità dalla Commissione antimafia, ma è ugualmente entrata a far parte degli atti ufficiali del Parlamento. È nata nel 1984 a Cuneo ed è laureata in giurisprudenza.

Ministri: Fabiana Dadone
Fabiana Dadone, ministra della Pubblica amministrazione © Fabiana Dadone / Facebook

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