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Sebastian Plano ha registrato i suoni dell’oceano in Cornovaglia nel brano Preservation, i cui proventi sono devoluti per contrastare l’inquinamento da plastica.
https://youtu.be/Dk_SFnPiqA4″
Keynvor, che nella lingua cornica significa Oceano Atlantico, è un insolito progetto musicale costituito per finalità ambientali dal polistrumentista Sebastian Plano e dal mare della Cornovaglia. Le onde atlantiche che si infrangono sulle coste della piccola contea inglese, in effetti, sono le vere protagoniste di questo ambizioso combo artistico nato per contrastare il crescente inquinamento da plastica che sta rovinando oceani, spiagge ed ecosistemi. Da tempo la comunità dei surfisti locali denuncia il pessimo stato in cui versano le spiagge della Cornovaglia, ma ora finalmente qualcosa (anzi, qualcuno) si sta muovendo.
I ricavi ottenuti dalla vendita del primo singolo di Keynvor, Preservation, scaricabile sulle principali piattaforme digitali, andranno ad aiutare la Surfers Against Sewage, un’organizzazione non profit di surfisti, bagnanti, attivisti e semplici cittadini che dal 1998 si impegnano a tutelare le acque e la fauna selvatica dall’erosione e dall’inquinamento, in particolare dai liquami, attraverso un continuo monitoraggio e diverse campagne di sensibilizzazione.
Ma “la plastica è il nuovo liquame”, la più grande minaccia per la nostra felicità, come si legge dal sito. L’amministratore delegato della Sas, Hugo Tagholm, si dichiara entusiasta di amplificare il richiamo dell’oceano attraverso il progetto Keynvor, aggiungendo: “I nostri oceani sono in pericolo, affrontano sfide senza precedenti tra cui la minaccia dell’inquinamento plastico. Insieme possiamo rispondere a questa sirena oceanica”.
Preservation combina la voce eterea del mare della Cornovaglia con la musica di Sebastian Plano, un compositore, pianista e violoncellista tanto giovane quanto di grande talento. Plano, che ha effettuato le registrazioni sul campo (field recording) a marzo lungo le coste britanniche, spiega così la sua nuova composizione: “Ho preso il suono delle onde che colpiscono le rocce per creare il ritmo e tutti gli elementi percussivi del pezzo sono suoni dell’oceano. Il mare ha così tanto potere che ho voluto trasmetterlo nella mia musica”.
Cresciuto in una famiglia di musicisti a Rosario in Argentina, ma residente a Berlino dopo aver vissuto anche a Los Angeles e in Portogallo, Plano è un autore contemporaneo di formazione classica. Paragonato a grandi interpreti come Ólafur Arnalds, Sigur Rós, Arvo Pärt, Nils Frahm e Max Richter, unisce in modo istintivo i suoni acustici delle sue origini tra tango e folk all’elettronica più intima. Ha suonato varie volte in Italia, tra le quali nel contesto “acquatico” di Santa Teresa di Gallura in Sardegna.
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