
Scoperto un nuovo albero tropicale nella foresta Ebo, in Camerun, che Leonardo DiCaprio ha contribuito a proteggere. Per questo gli scienziati glielo hanno dedicato.
Ammirare il raro camoscio appenninico, sentire l’eco dei propri passi nella Grotta di Frasassi o nuotare nell’acqua cristallina ai piedi del Monte Conero. Dal 28 al 30 agosto si celebra il patrimonio naturalistico marchigiano.
Dalle aspre vette dei Monti Sibillini al mare azzurro del Conero. Le montagne e la costa agli estremi, morbide e verdeggianti colline nel mezzo. Parliamo delle Marche, luogo che ospita un’elevata varietà di ecosistemi nella quale natura e storia si intrecciano dando vita ad una regione tutta da esplorare.
Nei parchi marchigiani si possono incontrare specie animali e vegetali estremamente rare o addirittura uniche, come la salamandrina dagli occhiali (Salamandrina terdigitata), il camoscio appenninico (Rupicapra pyrenaica ornata), il chirocefalo del Marchesoni (Chirocephalus marchesonii) e la stella alpina dell’Appennino (Leontopodium nivale).
Dal 28 al 30 agosto, proprio per celebrare questo patrimonio naturalistico, si festeggia la Notte Verde, ovvero il primo Festival dei Parchi marchigiani. Il programma prevede, tra le altre attività, escursioni, visite a musei e aree faunistiche, concerti, laboratori didattici e cicloturismo notturno.
L’iniziativa, nata per valorizzare la ricchezza ambientale della regione, spesso sottovalutata e talvolta mal gestita, è stata promossa dalla Regione Marche insieme a Federparchi Marche. Il festival vede coinvolti cinque parchi, il Parco regionale del Conero (Sirolo, AN), il Parco regionale della Gola della Rossa e di Frasassi (Serra San Quirico, AN), il Parco regionale del Monte San Bartolo (Gabicce, PU), il Parco interregionale del Sasso Simone e Simoncello (Carpegna, PU) e il Parco nazionale dei Monti Sibillini (Visso, MC).
La perla dell’escursionismo marchigiano, è scontato dirlo, sono i Monti Sibillini. Valli, foreste e cascate, circondate da splendide montagne modellate dai fenomeni carsici, che culminano nei 2.476 metri del Monte Vettore. Nel parco è possibile ammirare l’unico lago naturale della regione, il Lago di Pilato, e la celebre fioritura delle lenticchie dei Piani di Castelluccio. Ma anche una ricca biodiversità, la flora comprende 1.800 specie differenti, mentre la fauna, messa in ginocchio da secoli di caccia e di sfruttamento intensivo dei pascoli, sta rifiorendo, grazie anche all’operato del parco che ha reintrodotto il camoscio appenninico e il cervo (Cervus elaphus). Una menzione la merita anche il lupo (Canis lupus italicus), quando negli anni Settanta i lupi erano sull’orlo dell’estinzione, queste montagne hanno offerto riparo allo schivo predatore, rappresentando la vera roccaforte della specie. In occasione del festival sono state organizzate escursioni dedicate all’osservazione degli animali, concerti e degustazioni di prodotti locali.
La ripida costa del San Bartolo è caratterizzata da scogliere di arenaria circondate dai pini e popolate da rare specie di uccelli migratori e rapaci. Il Parco Naturale Regionale del Monte San Bartolo permette di immergersi nel blu del mare o tra il giallo delle ginestre in fiore, senza dimenticare l’aspetto archeologico, come i ritrovamenti del neolitico nella zona di Monte Castellaro. Per la Notte verde il parco propone laboratori didattici sulla fauna marina della costa adriatica, escursioni notturne con osservazione dei rapaci, serate dedicata alla scienza, alla poesia e alla musica antica.
Il parco, definito il “Cuore verde delle Marche”, è la più grande area protetta regionale. Il parco è noto per le sue grotte, in particolare la Grotta Grande del Vento (ribattezzata Grotta di Frasassi), divenuta una delle principali attrazioni marchigiane. Le montagne circostanti offrono un buon numero di sentieri e sono caratterizzate da un’elevata biodiversità: 105 specie di uccelli nidificati, 39 specie di mammiferi e oltre 1.300 specie vegetali. Il parco celebrerà la Notte verde negli splendidi borghi di Serra San Quirico e di Castelletta, fra una caccia al tesoro, concerti, laboratori ed escursioni in notturna.
Le inconfondibili alture calcaree del Sasso Simone e del Simoncello delimitano il confine tra le province di Arezzo e di Urbino e prendono il nome due colossali sassi staccatisi dalla montagna chissà quando, che stanno uno di fronte all’altro da milioni di anni. Il parco, costellato di borghi e centri storici nella zona del Montefeltro, regala piacevoli passeggiate tra le rocce e tra fitti boschi di querce. In occasione del festival, tra le numerose iniziative, segnaliamo l’escursione notturna, con un finale dedicato al recupero dell’armonia attraverso il dolce ed equilibrato suono delle campane tibetane.
Fare il bagno dove l’Adriatico è più azzurro e al contempo ammirare il profilo alto e imponente del Monte Conero. L’omonimo parco ospita probabilmente la più bella area costiera delle Marche, ma non solo, consente di addentrarsi nel fitto del bosco o di praticare il birdwatching in prossimità dei laghetti di Portonovo. Tra le attrattive principali dell’area ci sono le suggestive formazioni rocciose come gli scogli delle Due Sorelle e della Vela e le pareti degli Scivoli. Per la Notte Verde il parco propone un gran varietà di attività, come visite alle grotte di Camerano, enotrekking al tramonto, un’escursione subacquea in notturna a Numana e la presentazione e liberazione di un esemplare di tartaruga marina alla Baia di Portonovo.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Scoperto un nuovo albero tropicale nella foresta Ebo, in Camerun, che Leonardo DiCaprio ha contribuito a proteggere. Per questo gli scienziati glielo hanno dedicato.
In ripresa il tonno, mentre il drago di Komodo risulta in pericolo a causa dei cambiamenti climatici. Squali e razze a rischio a causa della pesca eccessiva.
Una ricerca dell’Ispra evidenzia come il consumo di suolo rappresenti ormai un’emergenza nazionale: nelle due città persi oltre 4mila ettari in 14 anni.
La riduzione massima consentita delle colonie di api a causa dell’utilizzo di pesticidi, passa dal 7 al 10 per cento. Ora l’Efsa dovrà finalizzare il documento di orientamento.
Intervista a Piera Tortora, coordinatrice del progetto Sustainable ocean for all dell’Ocse: “Si rischiano effetti globali catastrofici e irreversibili”.
Una rovere di quasi mille anni, cresciuta resistendo alle intemperie, è la testimone che servirà per capire come è cambiato e cambierà il clima nel bacino del Mediterraneo.
Il Piano per la biodiversità approvato dalla Commissione europea prevede di coltivare il 25 per cento delle superfici agricole con metodo bio.
Dal bosco manzoniano alla foresta edibile, il Parco Nord di Milano sta cambiando volto, mostrando un altro volto della forestazione urbana.
La Giornata della natura del 3 marzo è dedicata alla tutela di tutte le specie animali e vegetali selvatiche, componenti chiave della biodiversità mondiale.