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In Inghilterra si sperimenta un nuovo tipo di autobus che potrebbe rendere il trasporto pubblico del Regno Unito più sostenibile.
Scarti alimentari e deiezioni umane sono cose decisamente disgustose, eppure potrebbero rappresentare il futuro del trasporto green. La dimostrazione arriva dall’Inghilterra dove è nato il Bio-Bus, autobus da 40 posti che utilizza biometano come combustibile e che collega la cittadina di Bath con l’aeroporto di Bristol.
Il biometano utilizzato dal Bio-Bus è generato dalle feci recuperate dalle fogne e dagli scarti dell’industria alimentare, questi rifiuti organici vengono trasformati in metano e CO2 all’interno di speciali vasche di fermentazione, grazie alla collaborazione di batteri anaerobici. “Questo autobus dimostra chiaramente che la cacca e gli scarti alimentari sono risorse preziose – ha dichiarato Charlotte Morton, amministratore delegato delle Anaerobic Digestion & Bioresources Association. – Il cibo che non è adatto al consumo umano deve essere raccolto e riciclato attraverso la digestione anaerobica in biogas, non sprecato in discariche o inceneritori”.
Il carburante impiegato dal Bio-Bus viene prodotto da Geneco, l’azienda che porta avanti il progetto e che produce oltre 17 milioni di metri cubi di biometano all’anno. Grazie agli scarti prodotti da ciascuno di noi in un anno, secondo le statistiche dei ricercatori, è possibile ricavare il combustibile necessario per far percorrere a un autobus circa 30 chilometri.
«Il biometano di origine umana può soddisfare il 10 per cento delle necessità energetiche complessive del Regno Unito – ha spiegato Charlotte Morton – l’autobus dimostra che anche quello che c’è nelle nostre fogne e nelle nostre pattumiere può trasformarsi in una risorsa importante per l’ambiente e per il portafogli». Una mobilità più sostenibile e un’aria più pulita passano quindi anche dai nostri avanzi e dal nostro gabinetto.
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