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La contea di Los Angeles ha citato in giudizio la multinazionale di biotecnologie agrarie, responsabile di aver contaminato le falde acquifere con i Pcb.
Per decenni la Monsanto ha commercializzato prodotti contenenti sostanze tossiche note come policlorobifenili (Pcb). Tra il 1935 e il 1977 la multinazionale statunitense ha immesso sul mercato grandi quantità di Pcb, utilizzati come refrigeranti e lubrificanti per apparecchiature elettriche. Nel 1979, dopo che i Pcb vennero ritenuti come probabilmente cancerogeni, queste sostanze furono completamente bandite dagli Stati Uniti e da molte altre nazioni. Eppure, secondo quanto emerso dalla pubblicazione dei Poison papers, una raccolta di più di 20mila documenti provenienti da industrie chimiche e agenzie federali riguardanti la tossicità di molteplici prodotti chimici, la Monsanto da almeno dieci anni era a conoscenza della pericolosità di tali composti per la salute umana e l’ambiente. A distanza di anni i Pcb continuano a nuocere e la vicenda è tutt’altro che chiusa, la contea di Los Angeles ha infatti fatto causa alla Monsanto, acquisita lo scorso anno dal colosso tedesco Bayer, per i danni causati all’ambiente dai Pcb.
La contea statunitense ha accusato la multinazionale di essere stata in passato a conoscenza del rischio ambientale causato dai Pcb, e chiede pertanto che contribuisca alle spese di bonifica delle falde acquifere. La presenza di queste sostanze inquinanti nei bacini, ha spiegato Scott Kuhn, avvocato che rappresenta la contea, influenza e danneggia tutte le attività legate all’acqua, dal commercio, alla pesca, dalla navigazione alle attività ricreative.
I Pcb, che costituiscono un’ampia classe di composti aromatici clorurati, sono, per loro stessa natura, particolarmente persistenti. Sono infatti scarsamente solubili in acqua e sono resistenti alla degradazione chimica, fisica e biologica. A causa della loro liposolubilità tendono ad accumularsi nei tessuti degli animali, come i pesci, risalendo la catena trofica fino a giungere all’uomo. Gli effetti dei Pcb sulla salute di uomini e altri animali sono analoghi a quelli evidenziati per le diossine. Secondo l’Istituto superiore di sanità “la tossicità dei Pcb, dimostrata su animali di laboratorio, e sull’uomo in seguito a esposizione occupazionale e accidentale, si manifesta con disordini cutanei, perdita di peso, danni epatici, disfunzioni endocrine e riproduttive”. Mentre l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) ha stabilito nel 2013 una correlazione tra la prolungata esposizione ai policlorobifenili e l’insorgere del cancro al fegato.
Il portavoce legale della contea di Los Angeles, che ha definito la contaminazione da Pcb “un grosso problema per la nostra contea e un costo significativo”, ha affermato in un’intervista che la richiesta di risarcimento alla Monsanto potrebbe raggiungere diverse centinaia di milioni di dollari. La Bayer, che nel 2018 è diventata l’unico azionista di Monsanto cancellandone il nome per motivi d’immagine, ha definito priva di valore la causa legale della contea di Los Angeles e si è detta pronta a difendersi in modo aggressivo in tribunale.
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