Fermato da un suv il cammino dell’ambientalista che attraversava gli Stati Uniti a piedi nudi

Il cammino di Mark Baumer, partito dal Rhode Island per sensibilizzare l’opinione pubblica sul riscaldamento globale, è stato interrotto in Florida da un suv.

Mark Baumer era un moderno pellegrino che aveva deciso di lasciare tutto e mettersi in cammino, a piedi nudi, non in cerca di Dio ma per mettere in guardia il mondo dai cambiamenti climatici.

Chi era Mark Baumer

Baumer, 33 anni, vegano, originario dello stato del Rhode Island, lavorava come web content specialist in una biblioteca di Providence. Lo scorso ottobre è partito dal Rhode Island diretto in California, a piedi, con l’ambizioso obiettivo di “salvare il pianeta”, come aveva dichiarato lui stesso.

Perché si è messo in cammino

“Camminare è forse, mitologicamente, il gesto più comune, e quindi il più umano”, scriveva Roland Barthes. Baumer sentiva da sempre il richiamo ammaliatore della strada, aveva infatti tentato un’impresa simile nel 2010 (però all’epoca indossando delle scarpe), in seguito alla quale aveva pubblicato il libro “I am the road”. La sua marcia non era però fine a sé stessa, il suo obiettivo infatti era quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici, e di raccogliere 10mila dollari da devolvere al Fang Collective (Fighting Against Natural Gas), organizzazione del Rhode Island che promuove la resistenza non violenta contro l’industria del gas naturale.

A piedi nudi per l’ambiente

“I cambiamenti climatici sono la più grande minaccia per l’umanità. Le aziende continuano ogni giorno a trarre profitto dalla distruzione della Terra – ha scritto Baumer sul sito di crowdfunding nel quale promuoveva la sua missione. – Ho deciso di attraversare l’America a piedi nudi per vedere se riesco a salvare il pianeta. So che è un obiettivo ambizioso, ma spero di contribuire con il mio cammino ad aumentare la consapevolezza sui cambiamenti climatici. Ho cominciato questa campagna per raccogliere fondi per il Fang Collective”.

L’incidente

Baumer camminava sempre sulla linea bianca che delimita la carreggiata perché, essendo più liscia, risultava meno doloroso per i suoi piedi nudi, e indossava una giacca arancione catarifrangente per essere visibile agli automobilisti. Nonostante questa precauzione l’uomo è stato investito e ucciso sul colpo da un suv e il suo cammino (che durava da 101 giorni) è stato interrotto per sempre. L’incidente mortale è avvenuto mentre Baumer si trovava sulla Highway 90 nella Contea di Walton, in Florida. Alla guida del suv c’era Sonja Siglar di Westville, che avrebbe perso il controllo del veicolo investendo l’uomo che camminava.

I piedi martoriati di Mark Baumer
In uno dei suoi ultimi tweet Baumer si era scagliato contro il nuovo presidente degli Stati Uniti Donald Trump, affermando che avrebbe preferito l’elezione di “un barile di pneumatici in fiamme”

L’eredità di un sognatore scalzo

Nonostante Baumer non abbia portato a termine il suo cammino è riuscito a raggiungere il suo obiettivo. Dopo la sua morte infatti le donazioni hanno subito un’impennata e attualmente sono stati raccolti oltre 20mila dollari, il doppio dell’obiettivo fissato. L’uomo ha dichiarato che spesso la gente lo guardava stupefatta e reputava strano il suo cammino a piedi nudi. “Qualcosa di strano accade quando sei rinchiuso in una automobile – ha risposto Baumer – è come se la tua mentalità venisse alterata, sei bloccato fuori dal mondo”. Baumer non ha salvato il mondo, forse, ma non gli ha sicuramente fatto del male, con il suo leggero incedere scalzo e sincero. Baumer si è posto nudo dinnanzi al mondo e, contrariamente a chi guida un mezzo di trasporto, lo ha guardato trovandosi ad altezza d’uomo, posizione dalla quale è difficile dimenticare la propria umanità e vulnerabilità.

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