Massarosa, il primo comune italiano che ti rimborsa se vai in bicicletta

Poter andare a lavoro, spostandosi in bicicletta, con il gusto di essere anche pagati. Il comune di Massarosa, in provincia di Lucca, ha deciso di istituire un rimborso chilometrico per un numero selezionato di persone che decideranno di muoversi con la bici anziché con la macchina o con i mezzi pubblici.   L’iniziativa ricalca quanto realizzato

Poter andare a lavoro, spostandosi in bicicletta, con il gusto di essere anche pagati. Il comune di Massarosa, in provincia di Lucca, ha deciso di istituire un rimborso chilometrico per un numero selezionato di persone che decideranno di muoversi con la bici anziché con la macchina o con i mezzi pubblici.

 

L’iniziativa ricalca quanto realizzato non molto tempo fa in Francia e che ha suscitato molto interesse anche in Italia.

 

NEW YORK, NY - AUGUST 17:  A man rides his bike along a controversial bike lane next to Prospect Park on August 17, 2011 in New York City. In what is being viewed as a victory for the Bloomberg administration, a judge on Tuesday dismissed an effort by Brooklyn residents to remove a bicycle lane installed by the city on Prospect Park West. Mayor Michael Bloomberg, along with his transportation commissioner, Janette Sadik-Khan, has attempted to make New York more bicycle and pedestrian friendly with numerous bike and pedestrian lanes around Manhattan effort has angered some in the city who see the lanes as adding to traffic, taking up parking spaces and giving more power to bicyclists.  (Photo by Spencer Platt/Getty Images)
Photo by Spencer Platt/Getty Images

 

Il progetto sperimentale è stato presentato venerdì 13 novembre e riguarderà cinquanta persone che verranno selezionate tra i cittadini di Massarosa, con un limite massimo di dieci dipendenti comunali e di dieci lavoratori di una stessa azienda.

 

I partecipanti utilizzeranno un’applicazione per smartphone che monitorerà i percorsi realizzati, in questo modo sarà possibile stabilire a quanto ammonta la cifra del rimborso, che consiste in 25 centesimi a chilometro. Una cifra equivalente a quella stabilita in Francia, nel caso italiano comunque c’è un limite massimo di rimborso: cinquanta euro mensili, ovvero seicento euro in un anno, che corrisponde alla durata dell’iniziativa. Il limite è anche per i chilometri giornalieri, poiché il rimborso quotidiano arriva a sei euro.

 

L’idea viene finanziata da un fondo di circa 30mila euro provenienti dalle multe e contravvenzioni, dedicato appunto a progetti di sicurezza stradale o di mobilità sostenibile.

 

Ha collaborato alla realizzazione del progetto anche la Federazione italiana amici della bicicletta della Versilia che ha anche aperto un gruppo su Facebook, con l’intento di aggregare quanti vogliano riproporre un’esperienza analoga anche in altri comuni italiani.

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