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Anche Jónsi dei Sigur Rós, le Pussy Riot e il filosofo Noam Chomsky donano audio inediti registrati su dischi ai raggi X per incoraggiare la libertà di pensiero.
La University of the Underground, una struttura educativa alternativa che offre lezioni gratuite ai giovani creativi, ha fatto imprimere su dischi a raggi X tracce audio inedite di artisti, attivisti e pensatori come Massive Attack, Jónsi Birgisson dei Sigur Rós, Pussy Riot e Noam Chomsky.
I proventi ottenuti dalla vendita all’asta entro il 22 aprile dei vinili ai raggi X, realizzati in edizioni uniche, sono devoluti a progetti quali The Library of Dangerous Thoughts, che si propone di aumentare la consapevolezza contro la censura e sostenere la pluralità di pensiero.
L’ente benefico universitario, fondato nel 2017 ad Amsterdam e con sedi anche a Londra e (presto) New York in collaborazione con The Hannah Arendt Center e l’università The New School, supporta pratiche di ricerca non convenzionali.
La sua triplice missione consiste nel “sostenere la diversità nella leadership formando gratuitamente la prossima generazione di creativi”, “mantenere e coltivare controculture che riattivino l’impegno con le istituzioni democratiche” e “definire nuovi modelli di istruzione e sforzi culturali che si diffondano oltre i confini nazionali”.
Il progetto suila “biblioteca dei pensieri pericolosi” si concretizza attraverso i brani musicali e i discorsi sulla società contemporanea incisi sugli album ai raggi X dai ricercatori del Bureau of Lost Culture Stephen Coates e Paul Heartfield, e utilizzando la piattaforma Collecteurs come museo digitale.
La traccia inedita dei Massive Attack, intitolata Grob, è una cover della versione originale Vsyo Idyot Po Planu (Tutto procede secondo i piani) del 1988 del gruppo punk rock siberiano Graždanskaja Oborona guidato dal leggendario Egor Letov.
Il rifacimento del gruppo di Bristol è stato fatto allo studio Unit 3 nel 2013, durante la creazione dello spettacolo Massive Attack V Adam Curtis. Come le altre registrazioni della serie incise ai raggi X, tuttavia, è concepito perlopiù come un’opera d’arte per collezionisti, qualcosa da ammirare, ma può anche essere riprodotto 10 o 15 volte prima che l’audio si dissolva.
Dopo i remix con l’intelligenza artificiale, i concerti in realtà aumentata e il dna sintetico in versione spray per archiviare i vent’anni di Mezzanine, la band di Del Naja e Marshall si conferma ancora una volta alla ricerca dell’imprevedibile.
La musica ai raggi X nasce all’alba della guerra fredda dall’ingegno di due appassionati di musica di Leningrado, Ruslan Bugaslovski e Boris Taigin, per aggirare la censura del regime sovietico. Un espediente sotterraneo per distribuire il pop russo degli espatriati, i canti dei traditori e soprattutto la musica del “nemico” occidentale, dal jazz al rock’n’roll.
I brani venivano incisi su lastre per radiografie – trafugate in cliniche e ospedali – grazie a un tornio, costruito con materiale di fortuna preso da trapani, grammofoni e altri apparecchi. La storia dei rëbra è raccontata nel documentario Roentgenizdat, diventato anche una mostra itinerante e un libro, ad opera degli stessi Stephen Coates e Paul Heartfield.
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