Comprendere l’epigenetica fornisce gli strumenti per restare in salute. Dall’alimentazione allo stile di vita, scopriamo come influire positivamente sul nostro patrimonio genetico.
Metodo Feldenkrais: esercizi per la cervicale
Hai molto dolore alla cervicale e il collo indolenzito? Scopri come il metodo Feldenkrais interviene attraverso esercizi di ginnastica posturale.
di Maria Luisa Tettamanzi
Come mai il nostro collo sembra così delicato? Che cos’è la cervicalgia? Tutta la nostra colonna vertebrale e in generale il nostro scheletro, sono progettati per sostenere e dare struttura a tutto il corpo attraverso il movimento. Credere che il collo sia fragile e vada protetto, lo rende davvero così. In realtà è molto forte e più si utilizza in modo funzionale ed efficace, più diventa potente e in grado di mantenersi giovane e in efficienza.
Purtroppo, la visione segmentata e parziale del funzionamento del nostro corpo ci impedisce di sentire che, quando ci muoviamo, tutto il corpo è coinvolto. Limitandoci nell’uso di noi stessi, tendiamo così a bloccare alcune parti che, col tempo, iniziano a mandarci dei segnali. La vita telematica-urbana che conduciamo immobili al computer o in auto, riduce gradualmente le potenzialità espressive della nostra colonna vertebrale e non fa altro che amplificare questi problemi.
Metodo Feldenkrais: ecco gli esercizi per la cervicale
Immaginate il nostro scheletro assile (cranio e colonna vertebrale) e il bacino come le parti componenti il periscopio utilizzato nei sottomarini per osservare quello che avviene sulla superficie dell’acqua. Questo “occhio” permette di esplorare l’intero orizzonte manovrando da posizione coperta. Il cranio è il dispositivo ottico, la parte che esce dall’acqua, il bacino la parte sotto coperta che lo dirige, e la colonna il tubo di collegamento tra i due. Se si vuole spostare da destra a sinistra il periscopio (testa), bisognerà guidarlo dalle maniglie sottocoperta (bacino) e il movimento verrà trasmesso dalle vertebre sacrali a quelle cervicali.
Proviamo da seduti
Sedetevi in posizione comoda sul bordo della sedia, la schiena staccata dallo schienale, le gambe ad angolo retto con le cosce e i piedi. Sentite come distribuite il peso del bacino sui due ischi, il volume di torace e colonna sul bacino e, infine, come il volume della testa si inserisce sopra di tutto.
Immaginatene l’allineamento posturale lungo una linea retta verticale.
- Lentamente, girate la testa a destra e a sinistra. Sentite se il movimento è libero nelle due direzioni e se diverso da una parte. Fino a quale vertebra sentite il movimento? E solo nel collo o sentite anche la zona dorsale e lombare? Osservate il respiro: è libero?
- Con gli occhi chiusi iniziate a muovere in avanti il ginocchio destro, qualche volta, e ritorno. Sentite che il movimento inizia nel bacino. Fate la stessa cosa a sinistra. Cosa succede alla colonna vertebrale? Cosa accade alla testa? Gira o rimane ferma? Come tenete la mandibola? Riposate.
- Iniziate ad alternare portando avanti una volta il ginocchio destro e una volta il sinistro e seguite il movimento lungo la colonna fino alla testa. Se non bloccate la testa il movimento si trasmetterà dal bacino in su. Osservate: la testa gira a sinistra quando avanza il ginocchio destro e gira a destra quando è il ginocchio sinistro ad avanzare?
- Differenziate: portate avanti il ginocchio destro mentre delicatamente girate la testa a destra. Qualche volta, e poi con il ginocchio sinistro mentre girate la testa a sinistra. Cosa succede lungo la colonna? Riposate.
- Alternate portando in avanti il lato destro del bacino e poi il sinistro. Sentite la testa: se la colonna è libera segue l’indicazione.
- Ripetete il primo movimento. Girate la testa a destra e a sinistra: sentite se il collo è libero e il movimento è percepibile nel bacino.
Sentire la totalità dello scheletro permette di migliorare tutti i nostri movimenti. Percepire la centralità del bacino, integrare il suo utilizzo sostiene e libera tutti i movimenti del collo e della testa.
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