Il rapporto di Legambiente conferma lo stato critico del mare italiano, tra abusi edilizi, sversamenti, pesca illegale e cattiva gestione dei rifiuti.
Come il Brasile vuole trasformare i Mondiali 2014 in un evento sostenibile
Dal 12 giugno al 13 luglio si tengono in Brasile i Mondiali di calcio. Il 27 maggio il governo brasiliano, nella figura della ministra dell’Ambiente Izabella Teixeira, ha presentato il programma per rendere l’evento il più sostenibile possibile. Si stima che le emissioni di CO2 raggiungeranno 1,4 milioni di tonnellate complessive, la metà rispetto
Dal 12 giugno al 13 luglio si tengono in Brasile i Mondiali di calcio. Il 27 maggio il governo brasiliano, nella figura della ministra dell’Ambiente Izabella Teixeira, ha presentato il programma per rendere l’evento il più sostenibile possibile.
Si stima che le emissioni di CO2 raggiungeranno 1,4 milioni di tonnellate complessive, la metà rispetto alle Olimpiadi di Londra del 2012. La maggior parte verranno causate dal trasporto aereo, visto che milioni di persone raggiungeranno il Brasile volando da tutti i continenti. Le emissioni dirette, cioè quelle causate dalle partite e dal funzionamento degli stadi, delle strutture sportive e ricettive sono circa 59mila tonnellate, già compensate dal governo.
Il ministero dell’Ambiente brasiliano ha proposto alle aziende di ridurre le emissioni di CO2 e acquistare crediti di carbonio in cambio della possibilità di essere sponsor ufficiale e sostenibile della Coppa del mondo.
Tra le iniziative realizzate o in fase di realizzazione va segnalata la certificazione Leed (Leadership in energy and environmental design) concessa a tutti gli stadi che dimostreranno di saper gestire gli eventi in modo sostenibile. Gli stadi già certificati sono tre: Castelao, Fortaleza e Fonte Nova a Salvador. Altri sei dovrebbero conquistarla per l’inizio del torneo. Gli altri quattro dovrebbero ricevere la certificazione Leed entro la fine del 2014.
Il governo brasiliano e il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (Unep) hanno dato vita al progetto Green passport, un’applicazione per smartphone che ha lo scopo di sensibilizzare i turisti e i tifosi a seguire uno stile di vita rispettoso dell’ambiente durante la loro permanenza in Brasile attraverso consigli e segnalazioni su come, ad esempio, fare la raccolta differenziata o sfruttare al meglio il servizio di trasporto pubblico delle città ospitanti. Inoltre a tutti i volontari e agli addetti ai lavori verrà servito solo cibo biologico prodotto da imprese agricole a conduzione familiare, per ridurre lo spazio alle multinazionali che in queste occasioni invadono il campo (non solo in senso figurato) con i loro marchi.
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