New old, come il design può migliorare la vita degli anziani. La mostra londinese

Il design è pronto per affrontare l’invecchiamento delle persone? Da questo interrogativo è nata New old, la mostra pop-up che dal 12 gennaio al 17 febbraio porta le soluzioni dei designer all’incremento dell’aspettativa di vita al Design museum recentemente riaperto a Londra. La mostra New old L’invecchiamento della popolazione riflette un profondo cambiamento nella condizione umana in un’era

Il design è pronto per affrontare l’invecchiamento delle persone? Da questo interrogativo è nata New old, la mostra pop-up che dal 12 gennaio al 17 febbraio porta le soluzioni dei designer all’incremento dell’aspettativa di vita al Design museum recentemente riaperto a Londra.

design museum
Il nuovo Design museum di Londra © Gareth Gardner

La mostra New old

L’invecchiamento della popolazione riflette un profondo cambiamento nella condizione umana in un’era in cui si registra la diminuzione dei tassi di fertilità e di mortalità nel mondo occidentale. Le persone vivono più a lungo ma la domanda è se questo tempo a disposizione in più è accompagnato da una qualità della vita alta o se invece la tendenza è verso l’emarginazione e l’isolamento. Dai vestiti robotici alle automobili senza conducente questa mostra, curata da Jeremy Myerson, professore all’Helen Hamlyn centre for design, vuole migliorare la vita delle persone anziane attraverso la ricerca nel design. È stata realizzata per celebrare i trent’anni di attività del pionieristico centro di ricerca del Royal college of arts. Sei sezioni (invecchiamento, identità, casa, comunità, lavoro e mobilità) che ospitano vari progetti, tra cui quelli commissionati a designer all’avanguardia o a gruppi di designer in occasione della mostra.

Scooter for life

Scooter for Life
Scooter for life dello studio PriestmanGoode © PriestmanGoode

Una delle conseguenze dell’invecchiamento è la riduzione della mobilità e questo conduce inevitabilmente ad un maggiore isolamento. Lo studio di design PriestmanGoode ha così presentato un progetto su commissione per ovviare questo problema: un monopattino (in inglese scooter) “per la vita” adatto alle persone anziane. Mentre da alcune ricerche è risultato che gli ausili per la mobilità vengono stigmatizzati, questo scooter è un oggetto non solo pratico ma anche bello e caratterizzato da un design accattivante.

Il prototipo è in esposizione nella sezione dedicata alla mobilità. È un prodotto che si evolve seguendo le diverse fasi della vita e in base alle esigenze di ogni età. Tre ruote danno maggiore stabilità e un cestino frontale trasforma il monopattino in borsa della spesa pieghevole. Un oggetto che facilita dunque la “slowbility“, la mobilità per un gruppo demografico che non ha bisogno di andare di fretta.

Powered suit

Aura Power Suit
Aura power suit di Yves Béhar, Fuseproject e Superflex © Yves Béhar

Lo studio di progettazione statunitense Fuseproject assieme alla start-up Superflex hanno creato Aura powered suit, una tuta dal peso di solo 1,4 chili da indossare sotto i vestiti, creata per combattere le indisposizioni causate dall’avanzamento dell’età. Nei punti chiave del corpo come fianchi, busto e gambe la tuta contiene delle celle con i sistemi di controllo e le batterie. Questi sono attaccati alle giunture in tessuto in stile origami che consentono un movimento in tre dimensioni, permettendo ai componenti hardware di espandersi, contrarsi e muoversi secondo gli spostamenti di chi indossa la tuta. Grazie alla tecnologia e al design Aura powered suit reagisce ai movimenti naturali del corpo per dare forza muscolare a chi deve alzarsi, sedersi o stare in piedi.

Head in the sky

Head in the Sky
L’installazione Head in the sky alla mostra New old al Design museum di Londra © Konstantin Gric

Ispirato al dipinto San Girolamo nello studio di Antonello da Messina, Head in the sky (testa tra le nuvole) è uno spazio all’aperto progettato dal designer Konstantin Grcic. La struttura, realizzata in un materiale resistente, è aperta in cima per lasciare libero sfogo ai pensieri, mentre lo spazio verticale è delimitato da una parete a rete dove ci si può anche sedere e appoggiarsi. La lunga rampa, cioè l’accesso per le sedie a rotelle, richiama un’immagine anacronistica degli anziani che secondo la filosofia dietro il progetto dovrebbero mantenere la propria mente attiva attraverso il pensiero e l’immaginazione, come suggerisce il nome della struttura.

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