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Il musicista Neunau ha realizzato un album al museo etnografico del ferro di Bienno usando solo acqua, ferro e microfoni. Tutto documentato in un video.
L’artista Sergio Maggioni, con il suo nuovo progetto Neunau, ha registrato un album di musica elettronica al museo etnografico del ferro di Bienno, in Valcamonica, utilizzando soltanto elementi naturali come acqua e ferro locale, e con l’aiuto di qualche fabbro. Dopo sedici anni tra Milano e Berlino, Maggioni è tornato a vivere nella valle degli antichi Camuni e dell’arte rupestre, dove è nato e a cui si è ispirato per comporre e registrare il disco. E ha documentato tutto in questo video.
L’EP Neunau è stato registrato nella fucina del museo di Bienno, un ambiente storicamente dedicato alla lavorazione del metallo per produrre utensili agricoli. Nella camera di pietra sono stati posizionati diversi microfoni in funzione delle frequenze, oltre a un microfono esterno per catturare il suono dell’acqua proveniente dal torrente Grigna. Questa alimenta un mulino, collegato tramite un albero di trasmissione a un enorme martello (maglio) il quale, battendo su un’incudine, consente la lavorazione del ferro reso incandescente dalla forgia.
Ognuna di queste attività produce determinati suoni, che Neunau ha fatto propri come base ritmica del progetto. Le percussioni del macchinario in azione, il rumore (bianco) dell’acqua del torrente che lo muove così come i suoni degli oggetti creati dal macchinario – tra cui vasi e lastre metalliche usate anche nelle performance dal vivo – trasportano l’ascoltatore in un viaggio attraverso antichi cerimoniali e approdi dance contemporanei.
“In paese c’erano 70 fucine – racconta Maggioni – e si narra che quando erano tutte in funzione il terreno tremasse”. Eppure il battito meccanico e incessante delle fucine tradizionali, in contrasto con la sacralità e la pace delle valli, dovrebbe rendere ancora più affascinante il lavoro di Neunau.
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