Nigeria, Boko haram rivendica il rapimento di 333 liceali

Il gruppo di estremisti islamici Boko haram si è detto responsabile del rapimento di centinaia di liceali, avvenuto venerdì 11 dicembre in Nigeria.

L’organizzazione terrorista Boko haram ha rivendicato nella giornata di martedì 15 dicembre il rapimento di almeno 333 liceali. E lo ha fatto in una zona normalmente lontana dalle aree nelle quali il gruppo è attivo. Le vittime sono state infatti rapite nella residenza studentesca nella quale vivevano a Kankara, nello stato di Katsina, nella Nigeria nord-occidentale.

Lo spettro del rapimento di Chibok, nel 2014

Il rapimento di massa è avvenuto nella notte tra venerdì 11 e sabato 12 dicembre, ad opera di un centinaio di uomini armati che hanno raggiunto e attaccato la struttura, legata ad una scuola pubblica rurale. Fortunatamente, alcune centinaia di studenti sono riusciti a scappare. Chi è stato invece catturato, è stato diviso in numerosi gruppi e portato via dai terroristi, secondo quanto riferito dagli abitanti della zona.

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Una protesta per chiedere la liberazione delle liceali rapite in Nigeria da Boko haram nel 2014 © Dan Kitwood/Getty Images

Si rivive così la tragedia del 2014, quando 276 ragazze furono rapite a Chibok, anche se in quel caso il gesto fu attribuito a dei banditi che non avrebbero operato sulla base di motivazioni religiose o ideologiche. Gli stessi fuorilegge che nella zona sono dediti al furto di bestiame o alle scorribande nei villaggi alla ricerca dei pochi oggetti di valore custoditi dagli abitanti.

L’esercito della Nigeria afferma di aver individuato il covo dei rapitori

A rivendicare il rapimento, però, stavolta è stato direttamente il leader storico di Boko haram, Abubakar Shekau: “Ci sono i nostri fratelli dietro quanto accaduto a Katsina”, ha dichiarato. Ma non è escluso che l’organizzazione terrorista abbia stretto accordi con criminali locali, allettati dalla  prospettiva di poter intascare una parte del potenziale riscatto. O ancora che possa trattarsi di ex membri del gruppo di estremisti islamici, spostatisi nella regione e avviati ormai alla criminalità.

Le autorità della Nigeria hanno condannato l’attacco e ordinato la chiusura delle scuole. Da parte sua, inoltre, l’esercito ha affermato di aver individuato il luogo in cui i banditi si sarebbero nascosti. Un’operazione militare sarebbe già in corso.

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