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Sono tre i parchi naturali nazionali dell’Abruzzo e l’autunno è una delle stagioni migliori per viverli: si va sulle tracce del lupo, si fotografano camosci, si fanno passeggiate per ammirare i colori delle foglie di alberi secolari e per scoprire eremi e borghi antichi.
Quanto vi fa battere il cuore l’idea di poter incontrare un lupo in natura? E quanto vi affascina l’idea di camminare in una foresta selvaggia sotto un cielo pieno di stelle per poi cenare in un rifugio con il camino acceso ascoltando le storie dei pastori? Se già al solo immaginare tutto questo non vedete l’ora, preparate lo zaino: si va qualche giorno al parco nazionale d’Abruzzo.
L’area protetta è una delle più antiche d’Italia (fu inaugurata nel 1922) e per la maggior parte della sua estensione interessa il territorio abruzzese, ma in parte anche quello di Lazio e Molise. Nella sua natura incontaminata e selvaggia vivono gli animali che caratterizzano la fauna dell’Appennino: c’è il lupo che vive isolato o in piccoli branchi, di cui si possono seguire le orme o ascoltare gli ululati; c’è l’orso bruno marsicano, che può arrivare a pesare due quintali, ma che è pigro e tranquillo; c’è il camoscio che è stato salvato dall’estinzione e che si differenzia da quello alpino per le corna e il mantello.
Poi ci sono il cervo, il capriolo e l’aquila reale. Faggi (con faggete vetuste entrate a far parte del Patrimonio dell’Umanità Unesco), aceri e frassi costituiscono invece la principale flora tipica insieme a genziane, primule, violette e bucaneve, orchidee speciali come la Scarpetta di Venere e l’orchidea fantasma (chiamata così perché si mimetizza nell’ambiente), muschi, licheni, funghi.
Tutto ciò potete ammirarlo con i vostri occhi visitando il parco tutto l’anno. L’autunno è di certo una delle stagioni più affascinati per farlo grazie ai colori che assumono i boschi e alla facilità di individuare tracce animali nei terreni umidi e fangosi. L’ingresso è libero e gratuito: potete visitare musei e giardini botanici, passeggiare a piedi sui sentieri o fare giri panoramici in auto, partecipare a programmi di volontariato o campi ecologici.
Leggi anche: L’esplosione dei colori autunnali nel parco nazionale d’Abruzzo
O, ancora, scegliere una delle esperienze come quella di cui vi parlavamo all’inizio: Wildlife Adventures organizza tre giorni di escursione “Sulle tracce del lupo” per il 10 e 12 novembre o, ancora un workshop fotografico alla ricerca del camoscio e di paesaggi mozzafiato dal 17 al 19 novembre. Sabato 11 novembre c’è anche un’attività di nordic walking nella Valle di Godi con aperitivo finale in rifugio (proposta da JD Trek) e, sempre lo stesso giorno, Il Bel Sentiero propone di trascorrere una giornata in relax con la famiglia nella foresta centenaria del parco. Tutti i sabati di novembre c’è in programma anche un’escursione su un sentiero ad anello non impegnativa, ma ricca di suggestioni, organizzata dalla Cooperativa La Camosciara.
L’Abruzzo è la regione che vanta più superficie naturale protetta: conta altri due parchi nazionali, il Parco della Majella, che prende il nome dal massiccio calcareo intorno a cui si estende l’area preservata, e il Parco del Gran Sasso e Monti della Laga, oltre a numerose riserve regionali come il Parco naturale del Silente-Velino. Quello della Majella è principalmente un territorio montano che ospita anch’esso orsi, lupi e cervi e dove si trovano eremi, abbazie, borghi storici. Per tutto novembre Maja Ambiente organizza diverse escursioni: il 12 c’è la domenica dedicata alla scoperta del bosco di Lama Bianca e dei suoi colori autunnali con pic nic a base di prodotti locali; il 19 si raggiunge l’eremo di San Giovanni in pick up e si ammirano le aquile in volo nella Valle dell’Orfento; il 26 il programma prevede un’escursione verso il Monte Rapina e merenda con caldarroste. E le attività autunnali non mancano nemmeno sul Gran Sasso e Monti della Laga: tante le escursioni guidate in programma questo mese, dalle pagliare di Ofena (villaggi contadini di montagna) alle grotte del vino della Valle di Vusci (sono più di cento), dalla passeggiata con degustazione di vino novello e castagne nel bosco a quella alla scoperta del borgo abbandonato di Laturo.
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