Gli oceani non sono mai stati così caldi

Uno studio internazionale ha confermato il preoccupante e continuo aumento delle temperature delle acque degli oceani di tutto il mondo.

Gli oceani non sono mai stati così caldi come nel 2022. A rivelarlo è uno studio pubblicato dalla rivista scientifica “Advances in atmospheric sciences” e curato da un gruppo di ricercatori di università statunitensi, cinesi e italiane. L’analisi spiega che la temperatura dei mari di tutto il mondo, tra la superficie e i duemila metri di profondità, non è mai stata così elevata.

“Come 5 bombe di Hiroshima al secondo, per un anno intero”

L’aumento, secondo gli autori dello studio, è pari a mille miliardi di miliardi di joule rispetto all’anno precedente. Ovvero, per avere un termine di paragone, l’energia prodotta dall’esplosione di cinque bombe di Hiroshima, ogni secondo, per un anno intero. “Finché non azzereremo le emissioni nette di CO2 nel mondo – ha spiegato Michael Mann, climatologo e geofisico americano, tra gli autori dell’analisi – questo processo di riscaldamento degli oceani continuerà”.

Secondo i 24 ricercatori che hanno curato il paper, inoltre “la risalita inesorabile delle temperature dei mari è il risultato inevitabile di uno squilibrio energetico della Terra, associato in primo luogo ad una crescente concentrazione di gas ad effetto serra nell’atmosfera”.

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Gli oceani di tutto il mondo sono in pericolo © Francesco Ungaro/Unsplash

Gli oceani assorbono il 90 per cento del calore generato dall’uomo

Si tratta di una pessima notizia, poiché proprio dagli oceani dipende gran parte della mitigazione dei cambiamenti climatici sulla quale finora abbiamo potuto contare. I mari, infatti, assorbono più del 90 per cento del calore in eccesso generato dalle attività dell’uomo, a partire dalla combustione di fonti fossili. Via via che le acque si scaldano, si riduce la capacità degli stessi oceani di operare questa fondamentale funzione equilibratrice per il clima globale.

A preoccupare, inoltre, è il fatto che l’aumento del calore assorbito dagli oceani è accompagnato anche da un aumento della salinità e della stratificazione (la separazione delle acque a diversi livelli di profondità). Tali fenomeni, assieme, possono alterare gli scambi di calore, CO2 e ossigeno tra oceani e atmosfera, impattando in modo drammatico sulla vita negli ecosistemi marini e sui cicli dell’acqua.

Cambiano anche salinità e stratificazione degli oceani

“Il riscaldamento globale si manifesta anche attraverso i record negli oceani, ma anche con i picchi estremi di salinità. Con le aree salate che lo divengono sempre di più”, ha commentato Lijing Cheng, principale autore dello studio e membro dell’Ipcc, il Gruppo intergovernativo di esperti delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.

L’aumento della temperatura media globale, insomma, non soltanto provoca un incremento degli impatti più facilmente riconoscibili – dalle ondate di caldo eccezionali agli episodi di siccità, dalla risalita del livello dei mari al moltiplicarsi degli eventi meteorologici estremi – ma agisce anche laddove l’occhio umano non arriva. Lo studio degli oceani può aiutarci a capire quanto tutti gli ecosistemi terrestri siano interconnessi tra loro, e quanto i cambiamenti climatici possano stravolgere i loro equilibri.

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