Con Raimondo Orsini, direttore della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, abbiamo esplorato i temi chiave degli Stati generali della green economy 2024 il 5 e 6 novembre.
Gli oli essenziali per pulire la frutta
Presto gli oli essenziali potrebbero sostituire sostanze come il cloro nella pulizia industriali degli ortaggi. Lo dice uno studio di Detroit.
La lotta agli agenti chimici come unica soluzione per eliminare possibili batteri che si possono sviluppare nella verdura e nella frutta passa anche da nuovi studi sugli oli essenziali.
Secondo un team di ricerca della Wayne State University di Detroit (USA), sarebbe possibile sostituire i lavaggi industriali a base di cloro con composti a base di oli essenziali battericidi, tra cui origano, timo e chiodi di garofano.
Il problema principale riscontrato dagli scienziati riguarda la scarsa solubilità degli oli in acqua, necessaria per la dispersione del composto: il team universitario ha dunque chiesto “aiuto” alla nanoingegneria e ha tentato di creare una nanoemulsione per aumentare le possibilità di dispersione e assorbimento di questi elementi naturali.
Secondo Zhang Yifan, un assistente della cattedra di nutrizione e scienza dell’alimentazione, la scarsa solubilità interferirebbe infatti con l’effettiva efficacia del composto formato dai tre oli.
Da qui la collaborazione tra Zhang e Sandro de Rocha, professore associato di ingegneria chimica e scienza dei materiali, per la creazione di una nanoemulsione che durante i test ha dimostrato la sua efficacia nella riduzione significativa di alcuni batteri come E. coli O157, Salmonella e Listeria su campioni di lattuga artificialmente contaminata.
Lo stesso Rocha ha dichiarato che, anche se c’è ancora molto lavoro da fare, lo studio sulle nanoemulsioni di oli essenziali in acqua potrebbe aumentare il controllo sui prodotti alimentari e sostituire – almeno potenzialmente – la chimica per i lavaggi industriali della frutta e della verdura che finiscono sulle nostre tavole.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Entro il 2025, 40 porti italiani saranno dotati di spugne per assorbire gli oli. Si inizia da cinque tappe simboliche: Napoli, Messina, Brindisi, Ravenna e Trieste.
Una stretta opera di sorveglianza anti-bracconaggio ha dato i suoi frutti: il parco nazionale di Kaziranga ha quasi azzerato le uccisioni di rinoceronti.
A Palazzo Bovara apre al pubblico una tre giorni di confronto e conoscenza della moda sostenibile dal titolo Smart Closet.
Un aumento del 30% rispetto all’anno precedente, che risente anche delle conseguenze dei cambiamenti climatici.
Dall’11 al 13 ottobre a Parma c’è Fragile: il festival per trovare soluzioni e strategie per ridurre il nostro impatto sul pianeta.
Approvato quasi due anni fa, il regolamento sulla forestazione importata dovrebbe entrare in vigore il 31 dicembre. Ma in tanti chiedono una revisione.
È ormai inevitabile il superamento di un settimo “limite planetario” (su nove), legato al processo di acidificazione degli oceani.
Il territorio dell’Alta Murgia in Puglia è il dodicesimo geoparco proclamato dall’Unesco in Italia.