Ho visto Donatella per la prima volta nel novembre 2002. Questa giovane donna, che all’epoca aveva 35 anni, mi mostra un faldone di documenti medici e mentre li esamino comincia a raccontarsi: “Sono arrabbiata con voi medici che non dite mai la verità. È da un anno che sono in ballo per scoprire, dopo tanti giri di parole, che ho la sclerosi multipla”.
Chiedo quali sono stati i sintomi che l’hanno portata al ricovero in ospedale: “Avevo dei forti mal di testa e la vista annebbiata a sinistra come se avessi un velo davanti all’occhio e non riuscissi a vedere niente di nitido”.
Piange mentre mi racconta che dopo questa diagnosi terribile lei non si sente più normale e anche se gli altri non notano niente lei non riesce più a sentirsi come prima. La Risonanza magnetica nucleare (Rmn) encefalo e tronco encefalico del settembre 2002 mostra quanto segue: al profilo inferiore del ponte sulla linea mediana e in prossimità del ginocchio del corpo calloso, a destra della linea mediana sono riconoscibili due minuti focolai di iperintensità di segnale. Il nervo ottico di sinistra a livello del canale ottico e nella porzione prossimale della cavità orbitaria presenta una sfumata iperintensità di segnale.
Le hanno somministrato cortisone in ospedale ma siccome non ne vuole fare più ed è preoccupata per i formicolii, per quel senso di “impalatura” che avverte agli arti inferiori e per quella scossa che sente lungo la colonna vertebrale, mi chiede aiuto.
L’omeopatia migliora la condizione della paziente affetta da sclerosi multipla
Cominciamo una lunga frequentazione settimanale durante la quale, oltre alle somministrazione di campi elettromagnetici di frequenza variabile, emergono molti sintomi interessanti, nonché alcune tematiche che si rivelano fondamentali per affrontare il nucleo centrale del problema. Sarebbe riduttivo limitarsi a elencare i sintomi peculiari (paura degli aghi, paura dei ladri, fame di notte) e i diversi rimedi (Lycopodium, Zincum, Arnica, Silicea) che si sono susseguiti in questi 3 anni. Può essere, invece, utile riportare i referti delle Rmn di controllo effettuate in data 28 marzo 2003: non più apprezzabile la sfumata iperintensità descritta a carico del nervo ottico di sx e in data 2 ottobre 2003. Non più riconoscibile il focolaio in precedenza segnalato in corrispondenza del tronco dell’encefalo a livello pontino mentre permane invariato il focolaio di alterata intensità di segnale in corrispondenza del terzo anteriore del corpo calloso. La paziente è migliorata.
Indagini successive (12 maggio 2004, 16 marzo 2005) mostrano che la situazione rimane invariata.
In questo periodo di tempo Donatella va a vivere da sola, perde il padre, si innamora di un uomo che credeva essere l’uomo della sua vita e ha una situazione precaria dal punto di vista lavorativo.
La rivedo il 28 luglio 2005, dimagrita, abbronzantissima e molto positiva, nonostante la congiuntura negativa dell’ultimo periodo. Dice di sé: “Sono molto orgogliosa di non essermi fermata e di non essere caduta in depressione. La sclerosi multipla mi è servita per capire tante cose e adesso ho deciso che non voglio più stare in un angolino come quando ero bambina ma voglio vivere e divertirmi. Mi sono anche iscritta a un corso di ballo latino americano! La sclerosi non è più un problema: ho imparato ad ascoltare i campanelli d’allarme (formicolii, sensazioni strane alle gambe o veli davanti agli occhi e prima che sia troppo tardi cerco di capire che cosa c’è che non va”.
La medicina palliativa si prende cura dei pazienti che non possono più guarire. Deve essere rapida, efficace, in grado di migliorare la qualità di vita delle persone. L’Hospice Cascina Brandezzata di Milano la pratica con un approccio integrato tra medicina accademica e complementare.
L’Ospedale di Pisa propone l’oncologia integrata, ovvero l’omeopatia ai pazienti in terapia oncologica, per limitare gli effetti collaterali della chemioterapia. E ha messo a punto un’anestesia che si avvale di agopuntura e omeopatia al posto degli oppiacei.
La ricerca medico scientifica in omeopatia esiste e porta a risultati concreti. Un contributo alla letteratura scientifica in questo settore arriva dagli studi del Prof. Paolo Bellavite e del suo gruppo, condotti nel corso di molti anni presso l’Università di Verona.
Ricerche in laboratorio hanno dimostrato che i vegetali, immuni dall’effetto placebo, se trattati con medicinali omeopatici reagiscono diventando più resistenti e più ricchi di sostanze nutraceutiche. Ce ne parla Lucietta Betti, già ricercatore confermato e docente di patologia vegetale e micologia.
Abbiamo incontrato il patron di Boiron all’indomani di un imponente studio francese che mostra come le cure omeopatiche siano efficaci quanto quelle convenzionali.
Dopo 7 anni di osservazioni su oltre migliaia di pazienti, EPI3 mostra che la percentuale di guarigione è la stessa, ma usando l’omeopatia ci sono meno effetti collaterali.
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Complici i pollini, diversi tipi di allergie tra cui quelle respiratorie e crociate si manifestano in primavera con sintomi fastidiosi. Come curarle con l’omeopatia.
Il 10 aprile si celebra la giornata dell’omeopatia, ma la Federazione italiana è preoccupata per una norma che potrebbe togliere dal mercato molti prodotti. Ne parliamo con la presidente Antonella Ronchi.