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L’innovazione può dare un futuro sostenibile ai polmoni verdi del nostro pianeta: lo sottolinea l’edizione 2024 del report Fao sullo stato delle foreste.
A causa del nostro insostenibile stile di vita siamo già in deficit ecologico, due mesi e mezzo in anticipo rispetto all’Overshoot day mondiale.
Siamo perfettamente a conoscenza di cosa accadrebbe se portassimo gli ecosistemi al collasso, a causa del sovrasfruttamento. Cesserebbero di rigenerarsi e smetterebbero di fornirci quei servizi ecosistemici letteralmente vitali per la nostra sopravvivenza e per quella di molte altre specie.
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Ciononostante, plasmati da decenni di cultura consumistica, ci tappiamo occhi e orecchie e continuiamo a consumare come se questo pianeta non fosse l’unico di cui disponiamo. L’Overshoot day ci inchioda di nuovo, ognuno di noi, alle nostre responsabilità. L’anno è iniziato da appena cinque mesi e abbiamo già virtualmente esaurito tutte le risorse rinnovabili che la natura mette a nostra disposizione ogni anno.
Il 14 maggio è infatti l’Overshoot day italiano, ovvero la data in cui avremmo esaurito le risorse annuali se tutto il pianeta consumasse quanto il nostro Paese. Ogni anno il Global footprint network, associazione internazionale per la sostenibilità che si occupa di contabilità ambientale, calcola l’impronta ecologica planetaria per determinare l’Overshoot day. Viene inoltre calcolato il “giorno del superamento” di ogni nazione, confrontano l’impronta ecologica dei suoi abitanti e la capacità del pianeta di rigenerare le proprie risorse.
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L’Overshoot day italiano arriva quasi lo stesso giorno dello scorso anno (nel 2019 è stato il 15 maggio), ma in netto anticipo rispetto alla data globale, che l’anno scorso è stata il 29 luglio (mai prima di allora l’umanità aveva esaurito il capitale naturale annuale così presto, ma questa tendenza peggiora di anno in anno).
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Il nostro Paese, che occupa una superficie limitata e ospita appena 60 milioni di persone, ha il nono maggiore impatto sul pianeta. In base ai nostri consumi avremmo bisogno, per non pregiudicare l’integrità degli ecosistemi e la loro capacità di rinnovare le risorse naturali, di oltre due pianeti e mezzo, per la precisione 2,7, secondo i calcoli del Global footprint network.
Per contenere la pandemia di Covid-19 molte nazioni hanno bloccato gran parte delle loro attività, con una conseguente riduzione dell’impatto ambientale. Non è ancora chiaro che effetto potrebbe avere questa fase sul calcolo dell’Overshoot day. Il Global footprint network sta raccogliendo dati proprio per capirlo e annuncerà la data dell’Overshoot day globale il 5 giugno, Giornata mondiale dell’ambiente.
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