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Un istituto di ricerca americano ha sviluppato pannelli solari leggerissimi che producono energia sfruttando anche la luce interna.
Il futuro ha preso la forma di pannelli solari così flessibili e trasparenti da poter essere inseriti in piastrelle, finestre o addirittura nei tessuti. Moduli che riescono a trasformare in energia sia la luce del sole sia quella interna, prodotta da lampadine e led. Questo è il futuro che sta inventando, parafrasando il suo slogan, l’istituto di ricerca americano Virginia Tech.
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Guidato da Shashank Priya, Un team di ingegneri meccanici, chimici e dei materiali del Virginia Tech ha messo a punto dei pannelli solari sottilissimi, meno di mezzo millimetro, realizzati con un processo di stampa serigrafica che utilizza una pasta all’ossido di titanio. Ogni modulo, della potenza di 75 milliwat, ha dimensioni ridotte essendo grande quanto il palmo di una mano e può essere assemblato ad altri per comporre superfici più ampie, secondo le necessità. Una superficie di pannelli, grande quanto un foglio di carta A4, permette di ricaricare uno smartphone.
A differenza dei tradizionali pannelli solari che sfruttano il silicio, la nuova tecnologia può essere prodotta facilmente a basse temperature. Questo significa che anche le apparecchiature per fabbricare i moduli sono relativamente economiche. Il risparmio in termini di costi di produzione si lega anche a una buona efficienza che i ricercatori sono riusciti a definire e su cui continuano a lavorare. Attualmente, i pannelli solari del Virginia Tech hanno una resa del 10 per cento non molto lontana da quel 13-15 per cento dei tradizionali pannelli di silicio amorfo e ben presto potrebbero persino superarla.
“Questa tecnologia è all’avanguardia, – ha detto Priya. – Il nostro vantaggio sta nella possibilità di realizzare pannelli più grandi mantenendo un’alta efficienza. Stiamo lavorando attivamente per integrare il prodotto con il mercato e vediamo una grande varietà di impiego per questa tecnologia, dai vestiti alle finestre, dagli edifici intelligenti ai droni, alle stazioni di ricarica di telefonia mobile”.
I piccoli moduli solari creati dal Virginia Tech possono essere inseriti nelle finestre o nelle tende di casa oppure nella carta da parati e riuscire così a catturare non solo la luce del sole ma anche quella interna e a trasformarla in nuova energia. Il gruppo di ricerca sta lavorando per riuscire a incorporare i moduli solari anche nelle uniformi e negli zaini dei militari.
Una tecnologia emergente che dimostra di avere pochissime limitazioni in termini di fonte di luce e che promette ulteriori impieghi via via che il team riuscirà a sviluppare le sue ricerche. Creando pannelli che catturano una vasta gamma di lunghezze d’onda di luce, gli ingegneri del Virginia Tech stanno aprendo la strada a un settore completamente nuovo, quello del recupero e riutilizzo della luce e dell’energia, cosa che potrebbe rendere il risparmio energetico facile quanto appendere una tenda.
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