Le finestre solari a basso costo pronte per arrivare sul mercato

Potrebbe arrivare a breve sul mercato, una delle prime finestre solari a basso costo. A renderlo noto è la stessa azienda produttrice, la Next Energy Technologies che, dopo le prove di laboratorio, è oggi pronta ad avviare la produzione su scala industriale della propria tecnologia. Tutto ciò grazie ai 2,5 milioni di dollari ricevuti dal

Potrebbe arrivare a breve sul mercato, una delle prime finestre solari a basso costo. A renderlo noto è la stessa azienda produttrice, la Next Energy Technologies che, dopo le prove di laboratorio, è oggi pronta ad avviare la produzione su scala industriale della propria tecnologia. Tutto ciò grazie ai 2,5 milioni di dollari ricevuti dal dipartimento per l’Energia americano. L’investimento rientra nell’iniziativa SunShot, un contributo che il governo di Washington mette a disposizione per lo sviluppo di tecnologie legate al fotovoltaico e alla produzione di energia da fonti rinnovabili.

finestre solari
Il fondatore di Next Corey Hoven con in mano il prototipo della tecnologia solare. Foto via Next Energy Technologies.

Quest’anno sono stati 48 i progetti finanziati, con 46,2 milioni di dollari (circa 39 milioni di euro), a dispetto della politica oscurantista ostentata in questi mesi dal presidente Trump. “La SunShot Initiative è un vero e proprio driver per l’innovazione legata all’energia solare”, ha dichiarato Charlie Gay, direttore dell’ufficio per l’efficienza energetica e per le energie rinnovabili del dipartimento dell’Energia americano. “Questi progetti assicurano che ci sia una linea diretta tra le conoscenze, le risorse umane, e le soluzioni tecnologiche per sostenere l’industria”.

Come funzionano le finestre solari a basso costo

Da tempo in molti, tra centri di ricerca e spinoff universitari, lavorano su una tecnologia che possa trasformare le finestre di case e palazzi in pannelli fotovoltaici funzionanti, senza per questo impedire alla luce visibile di entrare negli ambienti. Una delle soluzioni potrebbe essere quella proposta dalla Next Energy Technologies: essenzialmente questa tecnologia assorbe selettivamente l’infrarosso e l’ultravioletto e può essere integrata perfettamente nelle tradizionali finestre. Inoltre le materie prime impiegate e l’intero processo produttivo avrebbero dei costi contenuti, il che permetterebbe di realizzare la finestra a basso costo.

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Uno dei primi prototipi, che mostra il funzionamento della tecnologia. Foto via Next Energy Technologies.

“Finora non esistevano soluzioni a basso costo che potevano integrarsi perfettamente nelle finestre, offrendo simultaneamente l’estetica e le prestazioni di una finestra tradizionale”, spiega Andy Cohen, cofondatore di Gensler, studio di architettura di San Francisco, in una nota – “Crediamo che la tecnologia Next abbia il potenziale per consentire agli architetti e ai proprietari di costruire e trasformare le finestre e le facciate di vetro in sistemi per la produzione di energia rinnovabile in loco, dandoci un importante strumento per ridurre l’impronta di carbonio degli edifici, raggiungere gli edifici zero di energia netta e ridurre i costi dell’energia rinnovabile”.

L’obiettivo dell’iniziativa americana è quello di abbattere in tempi relativamente brevi i costi dell’energia elettrica prodotta da fotovoltaico, in modo che questa possa competere con quella prodotta con le fonti tradizionali, entro il 2020. Il prossimo obiettivo è quello di ridurre il costo del kilowattora a tre centesimi di dollaro, rispetto ai sette di oggi per gli impianti industriali, e di nove centesimi per il residenziale, rispetto ai 18 di oggi. Un ulteriore passo per la grid parity.

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