Guerre, disuguaglianze e crisi climatica rallentano la corsa agli obiettivi di sviluppo sostenibile: solo il 19 per cento raggiungibili entro 5 anni.
Nel giorno dei suoi 83 anni, papa Francesco ha emanato il provvedimento Sulla riservatezza delle cause che elimina ogni tipo di segreto d’ufficio per abusi sui minori commessi da uomini del clero.
Papa Francesco, nel giorno del suo ottantatreesimo compleanno, fa un regalo a tutto il Vaticano, con un’operazione di trasparenza dalla portata epocale: da oggi il segreto pontificio sugli abusi sessuali e le violenze sui minori non esisterà più. Il provvedimento è contenuto in un documento, una istruzione Sulla riservatezza delle cause che stabilisce che non possono più essere coperti dal segreto pontificio le denunce, i processi e le decisioni riguardanti i delitti contenuti nell’articolo 1 del Motu proprio “Vos estis lux mundi”, del 7 maggio 2019.
#17dicembre #PapaFrancesco abolisce il segreto per i casi di #abusi sessuali. #Intervista @Tornielli a mons. Scicluna, Segretario aggiunto della Congregazione per la Dottrina della fede @BishopSciclunahttps://t.co/EX0sce81tz
— Vatican News (@vaticannews_it) December 17, 2019
Tali delitti consistono, letteralmente nel costringere qualcuno, con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità, a compiere o subire atti sessuali; nel compiere atti sessuali con un minore o con una persona vulnerabile; nella produzione, nell’esibizione, nella detenzione o nella distribuzione, anche per via telematica, di materiale pedopornografico, nonché nel reclutamento o nell’induzione di un minore o di una persona vulnerabile a partecipare ad esibizioni pornografiche. Inoltre, non saranno coperte dal segreto tutte le azioni o le omissioni dirette a interferire o ad eludere le indagini civili o le indagini canoniche, amministrative o penali, nei confronti di un chierico o di un religioso in merito ai delitti menzionati.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
![]()
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Guerre, disuguaglianze e crisi climatica rallentano la corsa agli obiettivi di sviluppo sostenibile: solo il 19 per cento raggiungibili entro 5 anni.
Sono passati 10 anni da quando l’Onu ha fissato gli Obiettivi di sviluppo sostenibile, inizia il countdown: ASviS fa il punto della situazione.
Tra inflazione e tagli agli aiuti, i progressi per azzerare la fame nel mondo sono ancora troppo lenti. Lo testimonia il rapporto Sofi2025.
Il futuro dei nomadi dell’India, i Fakirani Jat e i Rabari, è incerto. Tra tensioni geopolitiche e un clima che cambia, il patrimonio antropologico delle popolazioni nomadi è a rischio.
Uno studio di Ipes-Food rivela fino a che punto la produzione di generi alimentari sia legata ancora ai combustibili fossili.
Descritto dai dati delle piattaforme Microsoft, il lavoro d’ufficio è un flusso incessante di mail, riunioni e notifiche che soffocano la concentrazione.
La pista da bob di Cortina, dopo mesi di polemiche, è stata effettivamente costruita. Il commissario di Governo Simico racconta come ha portato in porto il progetto.
Troppe generalizzazioni, troppo spazio a guerre e povertà, poco ad ambiente e cultura e alle voci vere: lo dice il rapporto di Amref e Osservatorio Pavia.
Nel 2024 spesi 2.718 miliardi di dollari in armi, in un clima crescente di tensione. E le guerre rischiano di trasformarsi in profezie che si avverano.