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A Parigi non basta il successo del bike sharing Vélib, così ha stanziato 150 milioni per dotarsi di una rete di super piste ciclabili in pochi anni.
Parigi sogna in grande per la mobilità ciclabile. Se Roma sta attendendo il destino del Grande raccordo anulare per le biciclette (Grab) rispetto ai finanziamenti per le ciclovie nazionali decise dal Governo, la capitale della Francia ha invece già deciso, puntando su una rete di super piste ciclabili che, a differenza del Grab che è un anello, attraverserebbe la capitale francese da un lato all’altro.
Il piano si chiama Réseau express vélo (rete espressa per biciclette) il cui acronimo è REVe, che in francese significa anche sogno. Per realizzare un piano del genere ci vogliono principalmente due cose: soldi e un pizzico di coraggio.
Perché inaugurare un percorso ciclabile come quello che va da Quai de la Rapée a Place de la Bastille significa anche immaginare di togliere 500 metri di strada da riqualificare per il solo passaggio delle biciclette sulla pista e di pedoni sui marciapiedi. Possiamo considerare questo percorso per boulevard Bourdon un prototipo di ciò che sarà l’autostrada ciclabile parigina: un futuro di percorsi protetti con piste larghe due metri anziché 1,5.
Il piano di super piste ciclabili prevede la creazione di 45 chilometri di assi ciclabili che attraverseranno Parigi da nord a sud, da est a ovest e lungo la Senna, come mostra la grafica pubblicata su Le Parisien.
Il piano 2015-2020 prevede un investimento di 150 milioni di euro suddivisi in;
Infine la volontà di adattare semafori e incroci con priorità per chi usa la bicicletta e continuare a investire su Vélib, il sistema di bike sharing parigino di successo.
L’obiettivo finale di questo piano è di triplicare a Parigi l’attuale tasso di utilizzo di bici per gli spostamenti, passando dal 5 al 15 per cento.
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