Il Parlamento europeo al voto non respinge l’atto delegato della Commissione. Gas e nucleare possono entrare nella tassonomia verde europea.
Dal Parlamento europeo via libera alla possibilità di abolire l’ora legale
Dopo la proposta della Commissione europea, anche il Parlamento si è espresso a favore della possibile abolizione dell’ora legale. La parola ai governi.
È proprio il caso di dirlo: l’ora legale ha i minuti contati. Il 26 marzo, infatti, il Parlamento europeo ha votato a favore della proposta, avanzata dalla Commissione, di lasciare gli stati membri liberi di decidere se adottare o meno l’ora legale. La risoluzione è stata adottata con 410 voti favorevoli, 192 contrari e 51 astensioni. La misura però non è ancora entrata in vigore: la decisione del Parlamento deve ora passare al vaglio del Consiglio europeo. L’ultima parola spetta perciò ai governi degli stati membri dell’Unione.
European MPs vote to end summer #time clock changes – BBC News https://t.co/euULGqGx7c #ntp #EU
— Nux! (@NuxRo) 26 marzo 2019
Ora legale, l’84 per cento degli europei favorevole all’abolizione
La proposta della Commissione risale al 2018: all’epoca – dopo aver somministrato ai cittadini europei un questionario, compilato da 4,8 milioni di persone – si propose l’abolizione già a partire dal 2019. L’84 per cento dei partecipanti si era dichiarato infatti d’accordo con il superamento del doppio orario estivo e invernale. La decisione però ha subito mosso diverse critiche: la maggioranza dei voti pro-abolizione proveniva da paesi come la Germania, che meno beneficiano dell’ora estiva. Quest’ultima, invece, permette alle nazioni del sud Europa di godere di più luce solare.
C’è tempo fino al 2021
Lo spostamento delle lancette un’ora avanti non è però solo questione di luce ma anche di mercato. Il Parlamento infatti ha espresso delle riserve finalizzate a far sì che il cambio non crei squilibri: per questo ha adottato la possibilità di posticipare la data di applicazione della direttiva fino a un massimo di 12 mesi “se si ritiene che la modifica dell’orario possa compromettere il corretto funzionamento del mercato unico”.
Se nei negoziati fra Parlamento e Consiglio verrà confermata la proposta della Commissione, i paesi che decideranno di mantenere l’ora legale dovrebbero cambiare le lancette per l’ultima volta l’ultima domenica di marzo 2021, mentre quelli che preferiscono mantenere l’ora solare dovrebbero farlo l’ultima domenica di ottobre 2021.
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