Paul McCartney scrive a Vladimir Putin

Paul McCartney ha scritto una lettera aperta a Vladimir Putin per chiedere la liberazione degli attivisti di Greenpeace in carcere in Russia dal 18 settembre. Per McCartney, Greenpeace non sarebbe una organizzazione nemica del governo russo.

Il cantautore britannico Paul McCartney, ex cantante e
bassista dei Beatles, il 14 ottobre ha scritto una lettera aperta,

pubblicata sul suo blog
il 14 novembre, al presidente russo
Vladimir Putin. La lettera è un tentativo di rassicurarlo
sulla natura positiva dell’organizzazione ambientalista Greenpeace
e di chiedere la liberazione dei trenta attivisti arrestati
il 18 settembre in seguito ad un’azione pacifica contro la
piattaforma petrolifera Prirazlomnaya della Gazprom nel mare
Artico.

 

“Ti scrivo per assicurarti che so che Greenpeace non è
un’organizzazione anti-russa. So per esperienza che tende a dar
fastidio a ogni governo! E che non hanno mai preso soldi da alcun
governo o multinazionale al mondo”.

 

McCartney ha anche ricordato il concerto del maggio 2003
quando per la prima volta si esibì nella piazza
Rossa di Mosca
affermando che a distanza di dieci anni pensa
ancora alla Russia e al suo popolo.

 

La richiesta finale di McCartney è di liberare gli
attivisti perché, chiaramente, non sono dei pirati. Pur
sapendo che la giustizia russa e la presidenza sono separati,
McCartney ha chiesto a Putin di usare la sua influenza per far
sì che i ragazzi arrestati possano tornare presto dalle loro
famiglie e, al tempo stesso, ascoltando la voce di milioni di
persone che in tutto il mondo stanno manifestando in loro
sostegno.

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