La Pecora elettrica è stata bruciata di nuovo, alla vigilia della riapertura

La libreria e caffetteria del quartiere di Centocelle a Roma è stata di nuovo data alle fiamme nella notte. La Pecora elettrica doveva riaprire in queste ore dopo l’incendio doloso che l’aveva distrutta lo scorso 25 aprile.

L’evento di riapertura era già organizzato per domani alle 16:30: doveva chiamarsi “La Pecora elettrica torna a casa”, e su Facebook le adesioni erano già quasi duemila, non poche per un giovedì pomeriggio in una libreria di quartiere. Invece la Pecora elettrica non riaprirà, non per ora: un altro incendio doloso, dopo quello dello scorso 25 aprile, ha nuovamente devastato il popolare caffè-libreria che era diventato un importante punto di riferimento sociale e culturale di Centocelle, quartiere popolare della periferia est di Roma, proprio due notti prima della riapertura.

Il primo incendio era avvenuto nella notte tra il 24 e il 25 aprile scorsi: la coincidenza con la festa della Liberazione e il contemporaneo ritrovamento di scritte nel quartiere inneggianti al fascismo in un quartiere storicamente ‘di sinistra’ avevano convinto le forze dell’ordine a indagare negli ambienti dell’estrema destra, senza però giungere ad alcun risultato. Lo scorso 9 ottobre un altro locale sulla stessa via, la pinseria Cento55, era stata data alla fiamme allo stesso modo.

Leggi anche: La Pecora elettrica conta sulla solidarietà del quartiere romano di Centocelle per riaprire

L’attentato aveva provocato una forte mobilitazione nel quartiere, tanto che un crowdfunding organizzato dalla Pecora Elettrica e dai gestori di molti altri esercenti della zona (che in seguito si sono riuniti in una associazione chiamata CentoCellule, e che per esempio proprio per questa settimana ha organizzato degustazioni di una birra curda nei locali aderenti, con ricavato da devolvere alla Mezzaluna Rossa) aveva messo i 50mila euro necessari ai lavori per la riapertura del locale. Adesso, però, è di nuovo tutto da rifare.

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