Diritti umani

Colombia, assassinata María Magdalena Cruz Rojas, leader campesina per i diritti umani

María Magdalena Cruz Rojas, attivista per i diritti umani, è stata uccisa nella sua fattoria, sotto gli occhi del figlio e del marito.

Il sangue dei difensori dei diritti civili continua ad essere versato in America Latina. Dopo il recente omicidio dell’attivista brasiliana Marielle Franco, che si batteva contro la violenza nelle favelas, un’altra donna è stata assassinata, la leader contadina colombiana María Magdalena Cruz Rojas.

Basta coca nei campi

La donna è stata uccisa lo scorso 30 marzo da due sicari incappucciati non identificati, sotto gli occhi del figlio e del marito, mentre si trovava nella sua fattoria nel comune di Mapiripán, nel dipartimento di Meta. Cruz Rojas era a capo del Movimento per la sostituzione delle colture di Mapiripán, che prevede la sostituzione delle coltivazioni di coca con colture alternative.

Agricoltore in un campo di coca
Per decenni il governo colombiano ha attuato una rigorosa politica di estirpazione forzata delle colture di coca da parte delle forze militari, tuttavia il piano non è riuscito a combattere adeguatamente il traffico di droga, alimentato dalla forte povertà nelle aree rurali © Carlos Villalon/Getty Images

Dalla parte dei contadini

Cruz Rojas si batteva in difesa dei contadini ed è ricordata come “un’infaticabile combattente quando si trattava di migliorare il benessere della comunità locale”, secondo quanto riportato in una nota dall’organizzazione di coltivatori Coordinadora Nacional de Cultivadores de Coca, Amapola y Marihuana (Coccam).

Colombia senza pace

Difendere i diritti umani e l’ambiente è sempre più pericoloso in Colombia. Nel corso del 2017 sono stati assassinati ben 106 attivisti, secondo quanto riferito dal rapporto pubblicato dal gruppo per i diritti umani Somos Defensores. Mentre dall’inizio dell’anno sono ventidue gli omicidi secondo la Commissione interamericana dei diritti umani (Iachr). In una nota la Iachr ha esortato il governo colombiano ad “adottare misure urgenti per proteggere coloro che difendono i diritti umani nel Paese e a condurre indagini accurate”.

Nella terra di nessuno

La Iachr ha inoltre riferito che spesso le vittime “si trovano in una situazione di particolare vulnerabilità, poiché vivono in aree remote dove i conflitti armati sono stati storicamente più intensi”. Tra queste zone c’è il comune di Mapiripan, dove viveva Cruz Rojas, area caratterizzata per anni dagli scontri armati tra guerriglieri e gruppi paramilitari.

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