Marina Silva, ambientalista militante e simbolo della battaglia in difesa dell’Amazzonia, è di nuovo la ministra dell’Ambiente del Brasile.
Gazprom vince il premio della vergogna
Gazprom, il colosso russo in cima alla classifica stilata da Public Eye delle imprese eticamente irresponsabili, la hall of shame. Seguono Syngenta e la Fifa.
Gazprom ha vinto quest’anno il primo premio della vergogna, la classifica stilata da Public Eye delle imprese eticamente irresponsabili, che entrano a far parte della hall of shame. Oltre 280mila persone hanno espresso il loro voto. Con 95.279 voti, il colosso energetico russo ha superato in peggio Syngenta (59.837 voti) e la Fifa (54.333).
Gazprom, si legge nelle motivazioni, “è la prima impresa ad aver costruito una piattaforma di perforazione nell’Artico, nel mare di Barents in Russia. Il progetto di sfruttamento petrolifero è aspramente criticato a causa dei rischi molto gravi che corre l’ambiente. Dall’inizio delle trivellazioni, il gruppo ha già violato numerose regole federali di sicurezza ambientale”.
Syngenta è una multinazionale svizzera attiva nella produzione e nella vendita di pesticidi altamente tossici “che sono in parte responsabili della moria di api, che giocano un ruolo fondamentale per, l’ambiente, l’agricoltura e la produzione alimentare mondiale”. Poi c’è la Fifa, organizzatrice dei Mondiali di calcio 2014 in Brasile, che “avranno effetti negativi per il Brasile, in particolare per le persone che vivono nelle vicinanze immediate dei luoghi dove si terrà l’evento. Nelle dodici città dove si svolgeranno le partite centinaia di migliaia di abitanti sono stati spostati con la forza, hanno perso la loro casa e i mezzi di sussistenza”.
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